SICUREZZA, DE CORATO: ROM SI POSSONO CENSIRE E ANCHE RIMPATRIARE DOPO 3 MESI DI SOGGIORNO
Secondo quanto riportato nell’articolo 6 dal Decreto Legislativo 6 febbraio 2007, n.30, un cittadino dell’Unione europea può rimanere in uno qualsiasi degli stati membri fino ad un massimo di tre mesi purchè abbia con sé un documento identificativo. Oltre i tre mesi, il soggiorno è consentito solo se trattasi di lavoratore subordinato o autonomo nello Stato oppure se è iscritto presso un istituto pubblico o privato ad un corso di studi o di formazione professionale, e contestualmente dispone di risorse economiche sufficienti e di un’assicurazione sanitaria per se stesso e per i propri familiari, o di altri titoli idonei, che coprano tutti i rischi nel territorio nazionale. Chiunque non abbia questi requisiti non ha diritto di soggiornare nel territorio nazionale per più di tre mesi. Pertanto, se dopo il censimento, come è molto probabile, quelli ormai "residenti" da anni all’interno dei campi nomadi, risultassero senza questi requisiti e, quindi, senza il diritto di continuare a soggiornare nella nostra nazione, dovremmo, nel pieno rispetto della legislazione vigente, immediatamente procedere con i rimpatri.
Lo dichiara Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e Assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia.