ROM, DE CORATO: IL 18/5 SCORSO SALA DICHIARAVA LA LINEA DURA SUI CAMPI, ORA DEFINISCE MOZIONE "

Ieri è stata approvata dal Consiglio regionale della Lombardia una mozione che chiede di attuare un censimento di campi rom e sinti su base regionale, politiche atte ad ottenere la chiusura da parte dei comuni e prefetti degli insediamenti irregolari e di avviare un’indagine per comprendere le risorse economiche utilizzate per la gestione dei campi regolari. Oggi, Sala, in merito a questa mozione, ha affermato che gli “sembra molto sbagliata” e che crede “che stiamo spostando la discussione su temi che non sono prioritari”. Peccato che il 18 maggio scorso, sul Corriere della Sera, uscivano sue dichiarazioni totalmente in contrasto con quanto detto oggi: “Non sono (i campi rom) un modello di successo, né da replicare. Certamente non se ne creeranno altri. Verificheremo più avanti se c’è la possibilità di chiudere anche quelli esistenti” e poi ancora “La città ci chiede meno tolleranza. Non dobbiamo limitarci a spostarli, ma bisogna intensificare i controlli sui documenti, se mandano i bambini a scuola, come si sbarazzano dei rifiuti. C’è bisogno di una pressione continua”. Dunque, di fronte a queste discordanti affermazioni, uscite dalla bocca della medesima persona a distanza di poche settimane, non possiamo far altro che chiederci: cos’è cambiato nell’ultimo mese e mezzo? A maggio i campi rom erano un importante tema da affrontare con una linea dura e una posizione, quella presa dal sindaco, decisamente chiara e ora, visto che lo dice la Regione, non va più bene? Ancora una volta è evidente che conta di più da che parte arrivano le proposte, piuttosto che le proposte stesse. Intanto, già che c'è, tra un annuncio di sgomberi, che non fa, e l'altro, sgomberi il giardino di via Curiel alla Barona occupato da camper di nomadi.