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SICUREZZA, DE CORATO: DOPO SOSPENSIONE LICENZA BAR GIADA IN VIA PADOVA, STIAMO VALUTANDO CON UFFICI

Dopo i recenti controlli che hanno evidenziato numerose irregolarità ed hanno portato anche all’emanazione da parte del Questore di un provvedimento di sospensione della licenza per 7 giorni per il bar “Giada” di via Padova, sto valutando se proporre una legge per disciplinare gli orari di chiusura di quegli esercizi commerciali, il più delle volte gestiti da stranieri, che in rapporto all’attività commerciale non mostrano l’esigenza di rimanere aperti oltre gli orari convenzionali. Si continua infatti a non comprendere per quale motivo attività come i centri massaggi cinesi, macellerie islamiche, kebabberie e minimarket debbano rimanere aperti fino a notte fonda e, talvolta, fino al mattino. Durante l’amministrazione Moratti, quando ricoprivo il ruolo di vicesindaco, emanammo “ordinanze anti-degrado”, che contemplavano anche la regolamentazione degli orari di chiusura. Non è credibile che certe attività osservino orari impensabili solo per esigenze commerciali: chi va a farsi fare un massaggio alle 5 del mattino? Chi a comprare una bistecca di notte? Troppo spesso negozi etnici, che rimangono aperti fino a notte fonda, sono fonte di disturbo per i residenti e favoriscono il proliferare di spaccio, prostituzione ed altre attività illecite. Gli orari devono essere compatibili con l’oggetto dell’attività, indicativamente fino alle 19.30 per i negozi, fino alle 22 per i bar e invece, per le attività che non fanno solo bar fino 2.

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