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SICUREZZA PRONTO SOCCORSO, DE CORATO: BENE DECISIONE PREFETTO VARESE DI RIAPRIRE PRESIDIO POLIZIA DI

SICUREZZA PRONTO SOCCORSO, DE CORATO: BENE DECISIONE PREFETTO VARESE DI RIAPRIRE PRESIDIO POLIZIA DI STATO DENTRO OSPEDALE BUSTO ARSIZIO. A FINE LUGLIO DURANTE RIUNIONE SUL TEMA SICUREZZA NOSOCOMI, HO PROPOSTO TELECAMERE, COLONNINE SOS, PRESIDI POLIZIA LOCALE E DI STATO E UTILIZZO ASSOCIAZIONI DI POLIZIA E CARABINIERI IN PENSIONE PER TUTELARE LAVORATORI E PAZIENTI. Apprendiamo positivamente la notizia della decisione del Prefetto di Varese, di riaprire il presidio di Polizia di Stato all’ interno dell’ospedale di Busto Arsizio, chiuso ormai da diverso tempo. Oltre a questo è stata annunciata anche la costituzione di un tavolo permanente di lavoro con le aziende sanitarie e le forze dell'ordine per affrontare il tema. Una decisione che, di fronte alle continue aggressioni degli operatori sanitari, soprattutto negli orari notturni al pronto soccorso e in servizio in guardia medica, non possiamo che condividere. Lo scorso 24 luglio avevo infatti preso parte ad una riunione con l’assessore Gallera, il Presidente Fontana e il questore Cardona, suggerendo appunto alcune misure da mettere in campo per la sicurezza di chi opera negli ospedali. Fra queste le più importanti sono: un servizio di portineria permanente (h 24), se necessario anche con Guardie Particolari Giurate, in modo da poter controllare chi entra e chi esce, incrementando così sorveglianza ed attenzione; il posizionamento di apparati di videosorveglianza, utili, nel caso di furti, per disincentivare o cogliere in flagranza, ma anche a posteriori per successive attività di indagine; l’installazione di pulsanti occultati per la segnalazione delle emergenze a supporto degli operatori sanitari; l’accesso ai reparti rigidamente regolato da varchi elettronici ed aperture con elettro serrature; la presenza di aree “rosa” di parcheggio per le operatrici sanitarie che smontano dai turni di notte, parcheggi recintati e muniti di apparati di video sorveglianza; l’utilizzo di volontari dell’Arma dei carabinieri e della Polizia di Stato in pensione; presidi della Polizia Locale affiancati a quelli della Polizia di Stato ed, infine, la presenza di colonnine SOS collegate con centrale operativa Polizia di Stato. Tutto questo riconoscendo la necessità di garantire sicurezza a chi lavora nella struttura ospedaliera e anche ai pazienti. Non si può rischiare di essere aggrediti e derubati in un luogo come l’ospedale.

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