STAZIONE CENTRALE, DE CORATO: 7 EXTRACOMUNITARI ARRESTATI, PIAZZA DUCA D’AOSTA E DINTORNI ORMAI ENCL
STAZIONE CENTRALE, DE CORATO: 7 EXTRACOMUNITARI ARRESTATI, PIAZZA DUCA D’AOSTA E DINTORNI ORMAI ENCLAVE DI CRIMINALI. ZONA FRANCA PER CLANDESTINI CON PRECEDENTI. ENORMI SFORZI FF.OO VANIFICATI DA GRANDE NUMERO IMMIGRATI VOLUTI DA SALA E MAJORINO. NECESSARI RIMPATRI COATTI, RIATTIVARE SUBITO CPR VIA CORELLI. Grazie al lavoro della polizia, la rissa avvenuta ieri in pieno pomeriggio in Stazione Centrale si è conclusa con sette arresti. Senza troppa sorpresa, apprendiamo che si tratta di un tunisino, tre afghani, un somalo, un nigeriano e un libico. Qualcuno con precedenti, qualcuno con asilo politico e qualcuno ancora richiedente. Insomma, Milano ha fatto un grande affare ad ospitarle sul proprio territorio! Questi individui sono parte di due gruppi più grandi che ieri, incuranti di essere in mezzo a milanesi e turisti di passaggio nella Piazza, armati di catene e cocci di bottiglia si sono fronteggiati. Ancora una volta, i protagonisti dell’ennesimo episodio violento di fronte alla Stazione Centrale sono extracomunitari, la maggior parte dei quali provenienti dall’Africa. Stessa origine di coloro che bivaccano fra le aiuole della piazza e nelle vie limitrofe, come in via Vittor Pisani dove si sono attrezzati con tanto di tende. Spacciano, rapinano, si ubriacano e fanno i loro bisogni dove gli capita. Come il gambiano 19enne che ha aggredito il carabiniere perché lo aveva ripreso mentre urinava in un’aiuola. Oppure, come il marocchino pugnalato con un cavatappi o come l’altro gambiano di 20 anni arrestato dopo che, in gruppo, probabilmente suoi connazionali, aveva accerchiato, minacciato con delle forbici e derubato un turista. La zona ormai è l'enclave di criminali. Zona franca per clandestini con precedenti, lasciata nel degrado. Per evitare che gli sforzi delle forze dell'ordine vengano vanificati, serve che questi immigrati, voluti da Sala e Majorino, presenti in gran numero una volta arrestate vengano espulse e scontino la pena nel loro Paese e non venendo rilasciati quasi subito lasciandoli tornare liberi di commettere crimini. Sono necessari rimpatri coatti e quindi necessario anche riaprire immediatamente il Cpr di via Corelli.