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INCENDIO CAMPO ROM BONFADINI, DE CORATO: ZONA 4 COME LA TERRA DEI FUOCHI! 2° ROGO DOPO 7 GIORNI! NOM

A distanza di una settimana esatta dall’incendio che, lo scorso 19 settembre, era divampato all’interno del campo rom abusivo di via Bonfadini, questa notte altre fiamme hanno coinvolto nuovamente l’area. Molto probabilmente, come successo la scorsa settimana, l’incendio è di natura dolosa. Ancora una volta a bruciare, infatti, sono rifiuti. La discarica a cielo aperto contenente immondizia di ogni genere, auto smontate e bicilette, qualcuna anche del bike sharing, è bruciata per oltre tre ore. La Zona 4 è come la Terra dei fuochi. Fortunatamente, anche questa volta, non si sono registrati feriti o intossicati, nemmeno tra i residenti delle abitazioni circostanti. I cumuli di spazzatura dietro al campo nomadi sono segno del totale abbandono dell’area: non solo non ci passa e non fa più controlli la Polizia Locale, ma nemmeno Amsa. In via Bonfadini come anche negli altri 7 campi regolari e in tutti quelli irregolari che continuano ad esistere indisturbati. Per la seconda volta nel giro di una settimana ci troviamo a ripetere che episodi come questi sono il frutto del lassismo del centro sinistra: la situazione è chiaramente ormai fuori controllo. Non è ammissibile che ci siano persone che si accampino abusivamente di fianco ad un campo nomadi regolare come non è ammissibile nemmeno che i rom presenti in tutta l’area pensino di poter smaltire i loro rifiuti bruciandoli e mettendo a rischio l’incolumità dei bambini presenti e dei cittadini residenti nella zona. Nonostante ciò, della “tolleranza zero” e degli sgomberi dei campi anche regolari che, a chiacchiere, aveva sbandierato Sala il 18 maggio u.s., nemmeno l’ombra. Per ora si sono visti solo falò. I milanesi che accompagnano i figli a scuola in via Rombon e i residenti nelle zone di via Bonfadini, via Medici del Vascello e via Cusago non possono far altro che ringraziare la Scavuzzo per il suo “lavoro quotidiano” contro i bivacchi. Proprio in queste vie lei aveva annunciato allontanamenti delle carovane di rom, senza ricordarsi di dire che si trattava di allontanamenti a tempo. Menomale che sa di dover “mantenere la presenza costante perché le carovane tornano” e che devono farsi “trovare pronti”. Proprio in queste vie, auto, camper e roulotte dal giorno dopo, di nuovo lì. Ma i milanesi per quanto dovranno sopportare ancora il degrado che gli accampamenti rom portano con la loro presenza? Anche se la cittadinanza non ne può più, però, Sala e Mojorino continuano invece a fingere di non vedere, mettendo a rischio anche la sicurezza dei cittadini, come successo stanotte, la notte di una settimana fa e molte altre volte. Il 13 marzo 2010 in via Caio Mario sempre in un incendio in un campo rom irregolare era morto un bambino di 13 anni, quest'anno, il 22 febbraio, ancora in via Bonfadini una roulotte in fiamme aveva fatto preoccupare i residenti dei palazzi limitrofi a causa della colonna di fumo nero che si era elevata. Infine, in via Cusago, l'11 aprile dell'anno corrente, alcune roulotte di nomadi e auto sono bruciate.

Lo dichiara Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e Assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia.

“Ci risiamo! Ancora una volta- afferma il presidente della commissione sicurezza e verde del Municipio 4, Francesco Rocca-, grazie al lassismo del Comune, viene messa in pericolo l’incolumità dei cittadini. La situazione, ogni giorno che passa sempre di più, è ai limiti della sopportazione. Il Comune continua a prendere in giro con sgomberi fasulli e allontanamenti a tempo i residenti”.

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