VIA CORELLI, DE CORATO: CPR VA APERTO ENTRO FINE ANNO! GIOVEDI’ 18 ANDRO’ A VISITARLO. SINDACO NON
Di fronte alle dichiarazioni del Sindaco di Milano, è evidente che, la sua cultura, dopo aver fatto il direttore generale del Centro Destra, nel momento in cui Pisapia è diventato sindaco della città e lui amministratore delegato di Expo è diventata una cultura che non prevede il rimpatrio di immigrati, ma solo ospitalità di questi a spese del contribuente italiano. Peccato che nel bilancio di responsabilità sociale del Tribunale milanese venga indicato che circa "sei richieste su dieci" presentate da migranti richiedenti asilo sono state respinte negli ultimi anni dalla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Milano. Nonostante il diniego della richiesta, però, queste persone sono rimaste libere di circolare illegalmente sul nostro territorio. Questo sottolinea ancora una volta la necessità di aprire il Cpr con urgenza, entro fine anno. Adesso Sala si appiglia al fatto di non voler lasciare per strada persone che hanno un tetto, cercando quindi, chiaramente, di ostacolare la trasformazione del Cas, centro di accoglienza straordinario, di via Corelli in Cpr, centro permanente per il rimpatrio. Di quali investimenti parla il sindaco? Probabilmente non sa fare i conti perché, essendo un Cas, già pesa sulle tasche comunali, quindi, l’unica cosa che dovrebbe fare, è quella di prendere queste persone e suddividerle nei vari centri di accoglienza comunali presenti nella città, dove posto ce n’è visto che gli sbarchi da un anno sono diminuiti. Toccherà poi alla prefettura verificare chi di loro ha i requisiti per restare qui e chi no. Probabilmente giovedì 18 ottobre visiterò il centro di via Corelli per verificare la situazione e come procedere alla trasformazione del Cas in Cpr.