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LEONCAVALLO, DE CORATO: DOPO 89 ACCESSI PER SGOMBERALO CABASSI GIOCA ULTIMA CARTA SGOMBERO PER FARE

I Cabassi fanno pressing e premono sull’acceleratore. Come in ogni buona trattativa che si rispetti, giocano ancora la carta dello sgombero. La società L’Orologio S.r.l. ormai ha capito che questa amministrazione ha troppo a cuore il futuro del centro sociale Leoncavallo, convinzione avvalorata dall’ultima vicenda del consigliere Comunale Enrico Marcora censurato dal suo stesso partito per aver ipotizzato un ripristino della legge con lo sgombero dello stesso. Oggi siamo a 89 accessi di sgombero, tutti andati a vuoto, sbeffeggiati anche dagli stessi occupanti, con tanto di copia della notifica puntualmente pubblicata sul loro sito. Scotta ancora la vicenda Pisapia del 2015 alla società in questione che, dopo aver formalizzato dal notaio con il Comune la cessione dello stabile industriale di via Watteu in cambio due immobili comunali in via Zama e in via Trivulzio, cosa che avrebbe così permesso la regolarizzazione del Centro sociale, fu fermata dalla dura opposizione del centro destra, infatti presentai degli emendamenti in qualità di Consigliere comunale di opposizione, e anche dal fuoco amico del presidente del Consiglio Comunale, Basilio Rizzo. Il 7 maggio c.a., quando il sindaco Sala ha affermato che "la trattativa è in corso con la regia della prefettura”,ai Cabassi sembrava fosse tornato tutto in ordine, ricondotto nei binari di una profittevole trattativa. Oggi evidentemente a quelle dichiarazioni non fanno più affidamento. Ora cosa dobbiamo aspettarci ? In uno stato di diritto lo sgombero immediato, a Milano, città laboratorio privilegiato della sinistra, invece, dopo 24 anni di occupazioni, magari un accelerazione nella trattativa perché, mai come in passato, siedono sui banchi della maggioranza amici del Leonka; i più accreditati oltre al Sindaco sono l’Assessore Roberto Tasca i consiglieri Comunali Paolo Limonta e Alessandro Giungi , i presidenti di Municipio e presidenti di consiglio di Municipio e quanti nelle prossime ore avranno modo di esprime la loro preoccupazione per il giusto sgombero. Ora spero che il Ministro degli Interni prenda a cuore la provocazione con secondi fini della società l’Orologio , cioè quella di tornare in possesso del capannone, per mettere magari così la parola FINE a 24 anni di connivenza politica dell’occupazione.

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