DROGA, DE CORATO: PARCHI PIENI DI SPACCIATORI, PIU' DI 8000 EGIZIANI IRREGOLARI SOLO A MILANO ME

Un egiziano di 34 anni è stato arrestato a Milano dalla Polizia per detenzione di droga ai fini di spaccio. Gli agenti Del Commissariato Lambrate hanno infatti individuato lo straniero all'interno del parco giochi situato in via Don Giovanni Calabria e una volta perquisito hanno trovato, all'interno di una busta per alimenti nascosti sotto a del pane, e sequestrato 11 panetti di hashish per un totale di kg.1,027 destinati allo spaccio.

Innanzitutto trovo davvero vergognoso e intollerabile che quest’uomo si trovasse oltre un chilo di hashish all’interno di un luogo dedicato ai bambini. Inoltre, apprendere che si tratta di un clandestino egiziano e con precedenti, non è per niente sorprendente. Non stupisce nemmeno sapere che, grazie alle politiche di accoglienza sfrenata portate avanti dal centro sinistra, come nel caso di Milano, nella nostra regione ci siano 112mila clandestini, quasi 50 mila dei quali solo nel capoluogo lombardo. Un numero altissimo di persone che vivono irregolarmente sul nostro territorio e che nella maggior parte dei casi, come dimostrato dai numerosi episodi di cronaca locale, sopravvivono nell’illegalità: spacciando o compiendo furti e rapine. Nello specifico in tutta la regione sono 10.270 i clandestini egiziani, 8.140 dei quali a Milano. Mentre i parchi della città sono pieni di spacciatori clandestini, prevalentemente provenienti dal nordafrica, l'assessore alle politiche sociali del comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, continua con i cortei pro-immigrati, come quello del 2 marzo. Ovviamente, anche questa volta, ringrazio la Polizia per il lavoro svolto. Allo stesso tempo, però, mi auguro che questo egiziano, clandestino e con precedenti, sconti la pena e venga rimpatriato. Persone come lui non possono pensare di venire a vivere qui, per di più irregolarmente, commettendo reati e, se fermate, di tornare a delinquere nel giro di poche ore o giorni. Scontino la pena e vengano rimpatriate.