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SICUREZZA, VIA MELZI D'ERIL, DE CORATO: SECONDO UOMO RAPINATO DI UN OROLOGIO DA 50.000 EURO  IN

La sicurezza scarseggia anche per le vie nel cuore di Milano. Due rapine in sei giorni. La prima in piazzale Oberdan, zona Porta Venezia è avvenuta sabato 26 gennaio ai danni di un turista cinese che è stato bloccato da delle persone che lo hanno costretto a consegnare loro il suo prezioso orologio da 80mila euro. Ieri pomeriggio un altro uomo in via Melzi d’Eril, zona Arco della Pace, vedendo lo specchietto della sua auto chiudersi, ha estratto il braccio per riaprirlo e, a quel punto, in 4 a bordo di due moto sono riusciti a rapinarlo del suo orologio dal valore di 50 mila euro. Insomma girare per le vie del centro e per quelle della periferia, ormai, non ha più nessuna differenza. Ovunque ci si trovi si è sempre a rischio. Inseguimenti, sparatorie, rapine, spaccio e qualsiasi altro tipo di reato avvengono in tutta la città, indifferentemente dalla zona. La sicurezza manca ovunque. Secondo i dati del dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno nei primi sei mesi dello scorso anno sono stati commessi a Milano 46.535 furti e 1253 rapine. Il sindaco è ancora convinto che la città sia sicura? Secondo i dati Istat il capoluogo lombardo è la capitale dei reati con un tasso di delittuosità pari a 10.908 delitti ogni 100 mila abitanti, più di Napoli e Palermo. Sarebbe bene che il Comune pensasse più alla sicurezza dei propri cittadini, piuttosto che ad organizzare manifestazioni pro immigrati come quella che ci sarà a Milano il 2 marzo promossa da Majorino. È chiaro, anche da questi episodi, che nel capoluogo lombardo c’è un serio problema legato alla sicurezza ed è inutile continuare a fingere di non vederlo.

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