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POLIZIOTTO CORROTTO, DE CORATO: CHISSA' QUANTI DEI 4.440 CINESI CLANDESTINI PRESENTI A MILANO PR

Un plauso alla Squadra Mobile che, grazie all’ottimo lavoro di indagine svolto sull’emissione di permessi di soggiorno, ha arrestato questa mattina un poliziotto dell'Ufficio immigrazione della questura di Milano, mentre sua moglie cinese e un connazionale di quest'ultima sono ancora ricercati, per corruzione e falso. I tre, coinvolti in almeno una trentina di episodi di corruzione, fornivano il documento in cambio del pagamento di una somma che variava tra i 5 e gli 8mila euro. Il tutto grazie alla preziosa collaborazione dell’agente 50enne in servizio all'Ufficio da almeno 10 anni. Innanzitutto è evidente che serve la rotazione del personale, soprattutto in uffici come questo, che, come aveva detto l’ex presidente Anac Raffaele Cantone è uno strumento anticorruzione. Dopo di che, tornando alla questione “permessi di soggiorno”, è chiaro che bisogna tenere alta l’attenzione e il controllo sulle richieste che vengono presentate e sull’emissione dei documenti. Questo per evitare che si verifichino ulteriori episodi di corruzione e che si crei un business legato alla “vendita”, chiaramente totalmente illegale, di permessi di soggiorno. Secondo Orim e Polis Lombardia a Milano sono presenti 4.440 clandestini cinesi (6.910 in tutta la regione). Chissà quanti di loro erano pronti a ricorrere a permessi di soggiorno falsi.

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