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SICUREZZA, DE CORATO: BENE PREFETTO PORTAVOCE SINDACATI CHE CHIEDONO PIÙ SICUREZZA SU MEZZI ATM E SE

Ieri sera dopo la mezzanotte sulla solita linea bus 91 un extracomunitario è stato fermato dalla Polizia di Stato, allertata dall’autista, perché palpeggiava una passeggera. Questo è solo uno dei tanti episodi di violenza su un mezzo ATM in servizio notturno. Milano di notte è come Gotham City solo che qui non c’è il super eroe che punisce i malfattori, anzi ci sono gli autisti dei mezzi pubblici aggrediti e le forze dell’ordine chiamate in loro soccorso. A tal proposito le sigle sindacali FILT CGIL, FILT CISL, UIL TRASPORTI, FAISA CISAL, UGL Autoferro, O.R.S.A.-Autoferrotpl, hanno incontrato ieri il Prefetto, i vertici dell’azienda ATM e l’assessore alla sicurezza del Comune di Milano per chiedere più sicurezza sui mezzi. Dalla riunione è scaturita una richiesta chiara: quella di estendere i servizi di controllo, legati alla sicurezza, 7 giorni su 7. La richiesta è del tutto lecita e logica, i delinquenti non conoscono né ferie né sabati e domeniche. Spero che quanto richiesto dai lavoratori venga accolto e che al più presto l’azienda adotti la delibera del mio Assessorato, quella che permette il riconoscimento di agente di Polizia Amministrativa al personale di controllo viaggiante, con tanto di fascia di riconoscimento e tessera distintiva in dotazione, un ulteriore strumento per scoraggiare i delinquenti. Come Regione, in accordo con il trasporto pubblico locale, abbiamo reso gratuito il viaggio per i Militari, gli agenti di Polizia Locale e quelli della Polizia di Stato, con il fine di avere più uomini e più controllo sui nostri mezzi, anche se questo evidentemente non è abbastanza. Come, evidentemente, non è abbastanza l'accordo tra Polizia Locale di Milano e Atm stretto all'inizio dello scorso mese col quale si intendeva intensificare l’attività di controllo dei vigili, insieme alla security ATM, su metropolitane e bus. Di questi vigili non se n'è vista ancora l'ombra. I Sindacati continuano a denunciare puntualmente la situazione d'insicurezza nella quale sono costretti a lavorare i dipendenti del trasporto pubblico milanese, segnalando le continue aggressioni del personale front-line di ATM. C’è da chiedersi fino a che punto dobbiamo arrivare. I mezzi ormai sono zone franche: il biglietto è un optional, la sera vengono usati come dormitori, non mancano i tentativi di stupro, i danneggiamenti, lo spaccio e il consumo di droga. Ci si affida al trasporto pubblico milanese, specialmente dopo una certa ora, a proprio rischio e pericolo.

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