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SAN SIRO, DE CORATO: NO DEMOLIZIONE STADIO, PEZZO DI STORIA DI MILANO. RESPONSABILE SITUAZIONE ATTUA

Sulla vicenda Meazza, stadio di Milan e Inter, qualcuno metta la parola fine. Nel 2017 il Milan si era mostrato intenzionato a costruire il suo Stadio nell’area di Portello, intenzione poi naufragata con l’esborso di 5 milioni di indennizzo da parte della società sportiva a Fondazione Fiera. Il 4 febbraio di quest’anno le due società calcistiche hanno avanzato l’idea di modernizzare non solo lo stadio, ma anche tutta l’area circostante in modo da aumentare i servizi per i tifosi, così da far vivere l’impianto anche oltre gli eventi sportivi. Oggi è del tutto evidente che l’Amministrazione Comunale ha perso il controllo sulla vicenda e che le due società, ormai, vedono come unica possibilità la costruzione di un impianto proprio, come fatto dalla Juventus e dall’Udinese. A fine febbraio un emendamento al Pgt presentato dal consigliere della Lista Civica Sala, Franco d'Alfonso, concedeva a Inter e Milan l'area commerciale di San Siro-Trotto. Le richieste presentate all'Amministrazione con una lettera firmata dalle due società erano due: l’aumento delle volumetrie e una grande struttura di vendita nella zona dello stadio. La prima richiesta, l’aumento delle volumetrie, è stata bocciata dal Consiglio comunale e così è stata presa in considerazione dalle due società l’opzione b: uno stadio nuovo. Ora il Sindaco prende in considerazione, senza battere ciglio, l’idea di un nuovo stadio, affermando però che il Comune non può “perdere soldi” sui lavori di demolizione del Meazza. Inoltre ha dichiarato anche che "bisogna trovare una formula perché-quello nuovo- sia di proprietà del Comune, con una concessione a lunghissimo termine". Secondo lui Palazzo Marino non può "non avere uno nuovo stadio di proprietà". Quale società si farebbe carico dei costi di costruzione di un nuovo stadio conto terzi per poi regalarlo al Comune e sottoscrivere una concessione per l’utilizzo? L’unico responsabile di questa situazione è il Comune di Milano che ora, senza pensarci troppo e, sempre con le parole del primo cittadino, “lasciando da parte la fede calcistica e le emozioni che ognuno di noi può avere”, si mostra aperto anche alla possibilità della demolizione della struttura. Questo stadio, che tutti sembrano pronti a buttar giù senza alcuna remora, fa parte ed è un pezzo della storia di Milano. Come abbiamo avuto già modo di dire quando eravamo al governo della città, nonostante si tratti di una struttura costruita nel 1925 e quindi dal grande valore storico, è uno degli stadi più conosciuti e tutt'ora moderni d'Italia. Addirittura in una classifica degli stadi più belli al mondo stilata dal quotidiano britannico The Times si colloca al secondo posto. Inoltre è anche uno dei simboli della Città meneghina dopo al Duomo e alla Triennale. Soprannominato persino "la Scala del calcio". Mi trova in disaccordo dunque la proposta di demolire lo stadio di San Siro, che per altro ha ancora una funzione, per far posto ad uno stadio nuovo.

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