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NO EXPO DE CORATO : ANCHE ANARCHICI GRECI DOPO BACK BLOC E CENTRI SOCIALI ITALIANI LA FANNO FRANCA .

Tutti abbiamo ancora chiaramente impresse nella mente le immagini apocalittiche di Milano vittima della devastazione del corteo “No EXPO” del 1 maggio 2015. La frangia più violenta del corteo mise a ferro e fuoco la zona che va da Corso Magenta a Conciliazione e Pagano. Macchine bruciate, mezzi di trasporto sfasciati, negozi e banche devastati, segnaletica divelta, palazzi imbrattati e, non da meno, poliziotti, carabinieri e finanzieri aggrediti anche con bombe carta e san pietrini. Ho ancora in mente le sequenze del filmato in cui il vice Questore, Antonio D’Urso, viene preso a bastonate dai manifestanti o quelle in cui un carabiniere spegne le fiamme dalla divisa di un collega. Alle forze dell’ordine va ancora tutta la mia vicinanza. Per la Giustizia, però, nulla di tutto ciò sembra essere mai accaduto. Uno dietro l’altro i colpevoli della devastazione vengono assolti. Oggi, dopo i black bloc e i centri sociali italiani, per la via dell’impunità sono passati i 5 anarchici greci. Riconosciuti nei filmati degli scontri, non sono stati mai estradati per il processo e se la sono cavata con una lieve pena inflitta, però, nel loro Paese. A questo punto viene da chiedersi se tutto quello che abbiamo visto in diretta mondiale non sia stato un fotomontaggio, uno scherzo alla Orson Welles come “la Guerra dei Mondi” o una puntata di “scherzi a parte”. Palazzo Marino allora si costituì parte civile e organizzò all’indomani la marcia “Nessuno tocchi Milano”. Regione Lombardia e Comune stanziarono per i danni 3,5 milioni di euro. Quello che emerge dal 2015 ad oggi è una giustizia troppo clemente con chi, coinvolto attivamente nella devastazione della Città, ha commesso dei reati. Chiunque si sarebbe aspettato per quei fatti pene decisamente severe. Quando la città fu devastata data alle fiamme tutti urlarono che c’erano gli estremi per il reato di devastazione, articolo 419 del codice penale, con una pena da 8 a 15 anni. Bene, questo reato non lo ha pagato nessuno e i condannati possiamo contarli sulle dita di una mano. Davanti a questo ennesimo sfregio alla città, il centro sinistra, Sala e Pisapia, continueranno a tacere? Pronti a scendere con le spugnette per pulire i muri all’indomani della manifestazione, altrettanto pronti oggi, probabilmente, a non dire nulla sul proscioglimento degli anarchici amici dei centri sociali.

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