BRESCIA, DE CORATO: ANCHE TRE INDIANI DENUNCIATI PER CAPORALATO ORMAI MULTIETNICO. IN LOMBARDIA CON
La notizia dei tre indiani denunciati dai poliziotti del commissariato di Desenzano del Garda perché ritenuti i caporali dell'organizzazione dedita allo sfruttamento del lavoro e altri reati in materia, che per la vendemmia dello scorso autunno aveva reclutato per lavorare anche 10 ore al giorno almeno 15 africani, in Italia come richiedenti asilo e ospiti di una cooperativa della zona, estranea ai fatti, non sorprende affatto. Oltre ad essere la regione italiana con il primato di foreign fighters, con 1.153.835 stranieri siamo anche la regione che ne ospita più di tutte le altre. Si tratta dell'11,5% della popolazione residente in Lombardia e del 22,6% degli stranieri in Italia. Inoltre, secondo Orim e Polis Lombardia, sono presenti 112 clandestini. Di fronte a questi numeri non c’è da stupirsi del fatto che ormai nella nostra regione succede di tutto per mano degli immigrati, regolari o non, come il caporalato multietnico. La prostituzione o lo spaccio di droga sono in mano a cinesi, rumeni, albanesi, africani, montenegrini, serbi, bulgari. Questi ultimi tre impegnati anche nell’immigrazione e contrabbando. Poi ci sono i magrebini, specializzati nella falsificazione, immigrazione e reati predatori e coloro che provengono dall’Ex Urss in riciclaggio, furti e rapine, oltre a droga e prostituzione. Giusto per far capire i livelli di criminalità straniera, basti pensare che tra il 2008 e il 2018 sono stati trovati in tutta la regione 38 boschi della droga in mano alla malavita nordafricana. Lo spaccio è ormai in mano alla criminalità straniera, tanto che secondo il tribunale di Milano il 76,9% dei fascicoli riguardanti il piccolo spaccio riguarda persone di nazionalità straniera. Fortunatamente, però, le forze dell’ordine, in questo caso specifico la Polizia, s’impegnano quotidianamente a tenere tutto sotto controllo.
