OCCUPARONO CASE ALER AL GIAMBELLINO, DE CORATO: REVOCATA CUSTODIA CAUTELARE. CHE MESSAGGIO ARRIVA AI
Sono tornati in libertà i Robin Hood delle occupazioni al Giambellino. Gli otto esponenti del 'Comitato Abitanti Giambellino - Lorenteggio', collegato al centro sociale 'Base di Solidarieta' Popolare', erano stati arrestati il 13 dicembre scorso con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata a diverse occupazioni abusivi di alloggi di edilizia pubblica sfitti e di resistenza a pubblico ufficiale. Per questo erano finiti ai domiciliari. I “Robin Hood”, come si sono definiti loro stessi, occupavano e assegnavano gli alloggi alle famiglie bisognose. A loro sarà sicuramente sembrato un enorme gesto di altruismo, anche se dietro compenso. Probabilmente però si sono scordati che ad attendere l’assegnazione di quelle case ci sono da anni oltre 25mila persone altrettanto bisognose e regolarmente in lista d’attesa. Grazie al rispetto delle misure cautelari e al fatto che durante questi mesi “non ci sia stata- da parte loro- la reiterazione di condotte illecite del tipo di quelle a loro ascritte” con un provvedimento è stata revocata loro la custodia cautelare. Dunque basta comportarsi “bene” per qualche mese per ritrovarsi ad avere solo l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. Che messaggio arriva ai 3.600 occupanti abusivi presenti a Milano con questo provvedimento, se chi occupa, poi, alla fine, viene premiato? Che “tutto si può fare”! Inutile che poi il Pd e l’ex Assessore comunale alla Sicurezza Carmela Rozza se la prendano con Aler per le occupazioni, dimenticandosi, ogni volta, che, l’Azienda non ha una polizia privata e che perciò tocca proprio alla Polizia Locale vigilare ed intervenire nelle 48 ore successive all’occupazione, quindi in flagranza di reato, come faceva ai tempi delle Giunte di centro destra.