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ROGOREDO, DE CORATO: ALTRO DECESSO PER OVERDOSE. A MILANO E IN LOMBARDIA ANCORA EMERGENZA, 14 MORTI

Questa mattina è stato trovato all’interno del boschetto della droga di Rogoredo il corpo senza vita di un giovane 33enne italiano. Solo pochi giorni fa, lunedì 15 luglio, un altro uomo, un indiano di 31 anni è stato salvato da un’overdose grazie alla telefonata anonima ai soccorsi di qualcuno che era con lui. Sempre qui, fra siringhe e degrado, a maggio è nato un bambino, figlio di una tossicodipendente.

DECESSI PER OVERDOSE NEL 2018 E 2019 A MILANO E IN LOMBARDIA- Lo scorso anno in Lombardia sono state almeno 24 le morti per overdose, 8 delle quali solo a Milano. Dall’inizio dell’anno ad oggi nella nostra regione i decessi per droga sono stati, contando anche quello di oggi, almeno 14. Questa è la seconda morte a Rogoredo da gennaio ad oggi. Numeri decisamente troppo alti.

BASTA CHIACCHIERE, SERVONO INTERVENTI DRASTICI- Basta chiacchiere! Bisogna intervenire in maniera drastica come già più volte ho detto. Purtroppo, specialmente a Milano, le sostanze stupefacenti sono sempre più facilmente reperibili, spesso anche a prezzi davvero bassi. Proprio a Rogoredo, una delle più grandi piazze di spiaccio d’Europa a cielo aperto, fra gli alberi e il degrado, si possono trovare dosi a 2, 3 o 5 euro. La “ pista di mountain bike” voluta da Palazzo Marino all’interno dell’area per contrastare il problema e i concerti che hanno visto come ascoltatori gli assessori della Giunta meneghina, non sono serviti a niente. Il Comune ora illumini e disboschi l’area dalle piante cresciute spontaneamente, usate come rifugio da spacciatori e tossicodipendenti, e la dichiari zona rossa, così che tutti i pusher non possano più metterci piede. Inoltre, dovrebbe prendere spunto da quanto fatto in passato dal centro destra per mettere la parola fine una volta per tutte a questo scempio. Il Parco delle Cave, il più grande parco urbano d’Italia, 1.350.000 m² tolti dalle mani di spacciatori e tossicodipendenti grazie al posizionamento di un sistema di videosorveglianza e della control room, torretta all’interno della quale ci sono schermi attraverso i quali è possibile, appunto, controllare quanto accade all’interno dell’area verde. Mentre all’ingresso, in via Bianca Milesi, è stata aperta in una ex scuola una stazione dei Carabinieri, così da garantire un maggiore presidio e controllo della zona. Il Parco delle Basiliche, 40 700 m², è stato recintato, con ingressi via Molino delle Armi, piazza della Vetra, via Vetere, via Santa Croce, e videosorvegliato. Anche Parco Sempione, 386 000 m², e Parco Alessandrini, 66.500 m², che si trova nello stesso municipio di quello di Rogoredo, ovvero il 4, sono stati recintati e videosorvegliati.

Il mio plauso va a tutte le associazioni di volontariato impegnate a strappare giovani e non dall’incubo della droga e dal parco della morte.

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