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CPR VIA CORELLI, DE CORATO: “OGGI APERTURA STRUTTURA GRANDE GIORNO PER SICUREZZA ITALIANI. A LUTTO B

Milano (28 settembre 2020)- “Oggi, è stato finalmente aperto in sordina, per non creare dispiacere al Sindaco di Milano e ad alcuni assessori della sua Giunta, il Cpr di via Corelli. Già pronto a febbraio, quando sono andato a visitarlo, oggi, a distanza di un anno dalla mia prima visita, è stato “inaugurato”. Credo siano stati i miei continui sopralluoghi alla struttura e l’annuncio di voler ricorrere alla Corte dei Conti per danno erariale, a spingere il Governo ad avviare il Centro di permanenza per il Rimpatrio” commenta con queste parole l’ex vice Sindaco di Milano ed Assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale Riccardo De Corato l’apertura del Cpr di via Corelli avvenuta oggi.

“Quello di oggi è un grande giorno per la sicurezza degli italiani. Invece, per buonisti e benaltristi, che avrebbero voluto trasformare l’edificio nell’ennesimo centro di accoglienza, è un giorno di lutto. A dimostrazione di questo le parole dell’ex assessore comunale oggi europarlamentare Pierfrancesco Majorino, che definisce l’apertura del Cpr “una pessima idea e l'ennesima occasione mancata dal governo sull'immigrazione”. Venerdì p.v., in C.so Monforte, sfileranno i soliti anarchici dei centri sociali con l’intento di manifestare il loro dissenso all’apertura di questo “lager”, come lo definiscono loro. Nel frattempo sto attendendo il permesso, da parte della Prefettura, di visitare nuovamente la struttura finalmente operativa. Ringrazio sin da ora tutto il personale impegnato nella gestione del centro: Polizia, Carabinieri, Esercito, Polizia Penitenziaria e le cooperative alle quali è stata affidata la gestione. Ringrazio anche il Genio dell’aeronautica militare che ha effettuato i lavori di questa moderna struttura.

Da tempo continuo a ribadire l’importanza di questo centro. Nella nostra regione, infatti, sono quasi 112mila, secondo i dati di Orim e Polis Lombardia, gli irregolari presenti, 51.400 dei quali solo a Milano. In molti casi delinquenti arrestati sul nostro territorio, per lo più clandestini, e ritenuti pericolosi dai vari questori lombardi che ne avevano predisposto la detenzione ai fini del rimpatrio nel Paese di origine, sono stati accompagnati, con un non indifferente dispendio di risorse- conclude De Corato-, nei Cpr di Torino e Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia”.

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