MONOPATTINI, PROCURA, DE CORATO: “166 INCIDENTI PER AREU DAL 1° GIUGNO AD OGGI FANNO APRIRE ALLA PRO
Milano (02 ottobre 2020)- “Mentre Sala sguinzaglia gli steward dei monopattini, la Procura di Milano apre fascicolo conoscitivo sulle società a noleggio Helbiz, Bit, Bird, Lime, Wind, Voi, Dott”.
Commenta così l’ex vice sindaco di Milano ed Assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato, i dati raccolti dalla Procura di Milano sui monopattini.
“L’indagine del dipartimento di Tutela della Salute della Procura (guidato dall'Aggiunto, Tiziana Siciliano) ha ipotizzato che a Milano ne circolino in "free floating" ben più dei 6.000 concessi. Inoltre, sempre la Procura, ha rilevato come nella nostra città regni l’anarchia anche per quanto riguarda il loro posizionamento: vengono lasciati ovunque persino dalle stesse società di sharing. Mi chiedo: ma il Comune cosa fa? Come vigila? Mentre si concentra a realizzare vetrine mediatiche insieme alle società di noleggio per sensibilizzare chi utilizza questi mezzi a farlo nel modo corretto, non si accorge di quanto succede la mattina, quando i furgoni delle stesse società posizionano questi velocipedi alle uscite delle metro davanti alle stazioni con parcheggi irregolari?
Insomma, il Comune dovrebbe ammettere che la vicenda monopattini gli è proprio sfuggita di mano. Sin dal mese di giugno scorso Palazzo Marino ha continuato a dire ai milanesi di usare bene questi mezzi. Il risultato, ad oggi, sono 166 interventi di ambulanze in città registrati da Areu per soccorrere i monopattinisti. Probabilmente questi rimangono sempre pochi per l’assessore comunale Granelli che già a luglio aveva cercato di sminuirne il numero.
L’indagine conoscitiva della Procura, in parte, certifica quanto vado dicendo da tempo: Milano con questa nuova mobilità green è diventata una giungla e i monopattini sparsi in ogni luogo della città ne sono il chiaro esempio.
Forse ora il Comune aprirà gli occhi, a cominciare dal controllo puntuale dei mezzi in sharing circolanti e delle soste. Mi auguro- conclude De Corato- che se dovesse emergere una truffa messa in atto dalle compagnie sharing, Palazzo Marino consideri la revoca di tutte le licenze fino ad ora concesse”.