MILANO, VIA BONFADINI, DE CORATO: “SGOMBERARE E CHIUDERE CAMPO ROM, DOPO ARRESTO 4 COLOMBIANI CHE US
Milano (23 ottobre 2020)- “Oggi la Polizia di Stato, che ringrazio, ha arrestato quattro colombiani mentre uscivano dal campo nomadi di via Bonfadini con le auto piene di merce rubata come oro e vestiti di marca, oltre a sostanze stupefacenti. Mi domando cosa altro si debba aspettare per decidere di chiudere una volta per tutte un luogo in cui il furto e la ricettazione sono di casa”.
Afferma così l’ex vice Sindaco di Milano ed assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato, in merito all’arresto di quattro colombiani trovati in possesso di merce rubata e droga mentre uscivano dal campo nomadi di via Bonfadini.
“Il Comune continua a buttare via i soldi dei contribuenti per tentare di invertire la rotta e rendere le persone all’interno di queste aree oneste. Negli anni si è speso molto per sussidi sanitari, scolarizzazione dei minori, per favorire "successo scolastico e piena istruzione" e per il "supporto nella ricerca attiva del lavoro con azioni di orientamento, attivazione di borse lavoro e tirocini”.
Le notizie di cronaca riguardanti questo campo ci testimoniano come da tempo sia enclave della delinquenza e bazar della refurtiva. Nell’ottobre 2018, un’indagine dei Carabinieri sgominò un’associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione di merce rubata che, secondo gli investigatori, aveva il quartier generale proprio in via Bonfadini 39: in manette finirono il sinti abruzzese classe ’51 Angelo Guarnieri alias «Zio Baffo» e il figlio Fioravante, che, stando alle accuse, ricevevano da topi d’appartamento albanesi la refurtiva dei colpi in casa (oro e preziosi), ne ricavano lingotti da mezzo chilo l’uno e li vendevano a una ditta orafa di Arezzo.
Nel 2019 una perquisizione del campo da parte dei Carabinieri portò al rinvenimento di una pistola, in cattivo stato di conservazione, e probabilmente rubata. Tra la refurtiva recuperata due macchine che sono state consegnate ai proprietari e 20 targhe di veicoli. Oltre a questo, molto altro. Tutti episodi che, sommati a quello di oggi, non lasciano dubbi sulla situazione all’interno del campo. Il Comune si arrenda- conclude De Corato-, ammetta il fallimento delle sue politiche di inserimento, lo sgomberi e lo chiuda”.