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MILANO, DROGA IN MONOPATTINO, DE CORATO: “OLTRE CHE A SCHIANTARSI SERVONO ANCHE PER SPACCIARE. TERZO

Milano (29 ottobre 2020)- “Sala e la sua Giunta, dopo aver stravolto la viabilità dell’intera città per realizzare chilometri di piste ciclabili possono ritenersi soddisfatti: oltre creare incidenti con i monopattini ,nei quali i giovani si schiantano, questi mezzi sono utili anche alla criminalità che è sempre più “green””.

Commenta con queste parole l’ex vice Sindaco di Milano ed Assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato, l’arresto di un pusher egiziano di 48 anni in monopattino avvenuto ieri in Piazzale Maciachini.

“Girava per le vie della città a bordo di un monopattino elettrico per spacciare e, quando è stato sorpreso dalla Polizia, ha anche cercato di fuggire sfrecciando via. Purtroppo per lui i poliziotti lo hanno raggiunto ed arrestato. Questa non è certo la prima volta che accade che venga fermato uno spacciatore in monopattino.

Il 4 ottobre u.s. è finito in manette un pusher senegalese giunto in Piazza Duca d’Aosta su un monopattino elettrico, 11 giorni dopo ha avuto la stessa sorte un suo “collega”, un 25enne marocchino che utilizzava lo stesso mezzo per distribuire stupefacenti, mentre il 12 è stata arrestata una ragazza che, insieme ad un complice, avrebbe utilizzato questo dispositivo per compiere una rapina e poi darsi alla fuga.

Ringrazio, anche questa volta, gli agenti della Polizia per aver arrestato l’ennesimo spacciatore ecologico.

Tuttavia continuo a domandarmi come sia possibile che in giro per la città ci siano così tanti pusher extracomunitari. A san Vittore e nelle altre carceri milanesi su 959 presenze, 544 sono stranieri, principalmente finiti in galera per spaccio di droga.

Questa è una problematica che, nonostante l’emergenza che stiamo vivendo, continua ad esistere e verso la quale bisogna tenere alta l’attenzione. I milanesi non possono più tollerare di dover assistere ad ogni ora del giorno e della notte a spacciatori, principalmente africani, che “lavorano” per le vie della città persino in monopattino. Per combattere questa piaga della società servono sicuramente più uomini delle forze dell’ordine e militari e anche più impegno da parte del Comune di Milano, tanto concentrato sulla mobilità green e poco sensibile all’argomento in questione. Forse Palazzo Marino- conclude De Corato- dovrebbe impegnarsi maggiormente incrementando i controlli sul territorio, specialmente all’interno dei parchi e nelle zone più critiche, come quella della Stazione Centrale”.

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