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CAS VIA CORELLI, DE CORATO: “VICINANZA A POLIZIOTTI AGGREDITI DA SENEGALESE. SCONTI LA PENA E VENGA

Milano (20 novembre 2020)- “Siamo alla follia! Adesso per far lasciare i Cas agli immigrati dopo che risultano non avere più i requisiti per rimanerci, ovvero gli viene respinta la richiesta d’asilo, bisogna far intervenire le forze dell’ordine che, come se non bastasse, vengono persino aggredite. Come successo ieri nel centro di accoglienza straordinaria “Mancini” di via Corelli, dove un senegalese di 26 anni, dopo essersi rifiutato di abbandonare la struttura, ha aggredito a calci e pugni due agenti”.

Afferma così l’ex vice Sindaco di Milano ed Assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato in merito al 26enne senegalese arrestato ieri in via Corelli a Milano con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

“Fortunatamente i due poliziotti, ai quali va la mia vicinanza, non sono rimasti feriti gravemente. L’uomo è stato portato in carcere. Mi auguro che il prossimo passo, dopo che avrà scontato la condanna, sia il Centro di permanenza per il rimpatrio, sempre in via Corelli, ed un volo di sola andata per il Senegal. Non è possibile che persone che non scappano da nessuna guerra vengano nel nostro Paese come richiedenti asilo, vivano per mesi ed anni nei centri di accoglienza a spese degli italiani e che, quando allontanati, pensino di poter aggredire, impunemente, le nostre forze dell’ordine!

La nostra regione è quella con l’indice d’accoglienza maggiore d’Italia con il 13%, pari a 10.961, di pseudo richiedenti asilo ospitati nelle strutture lombarde. A questi poi vanno aggiunti i clandestini che, secondo i dati Orim e Polis Lombardia, sono 51.400 a Milano e 112 mila nell’intera regione.

Nel 2019 le commissioni nazionali per il diritto di asilo lombarde hanno respinto il 79% delle richieste d’asilo ricevute. Sono numeri davvero elevati, ai quali bisognerebbe rispondere con un piano di rimpatri per Milano e per la Lombardia. A tal proposito- conclude De Corato- diventa di fondamentale importanza la presenza del Cpr ed è per questo motivo che ne abbiamo chiesto a gran voce per mesi l’apertura!”

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