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CONFERENZA STATO-REGIONI, DE CORATO: “NO A CANCELLARE DECRETI SICUREZZA SALVINI. CON NUOVO PERMESS

Milano (26 novembre 2020) - “Oggi ho partecipato alla riunione della Commissione Speciale Immigrazione della Conferenza delle Regioni delle Province autonome. Nel corso della videoconferenza ho avuto modo di sottolineare il parere contrario al del Decreto-legge 21 ottobre 2020, n. 130, che cancella i Decreti Sicurezza Salvini.

Nella mia relazione fatta propria dal Veneto e condivisa da Friuli Venezia Giulia e Liguria ho sottolineato come il provvedimento avrà effetti dirompenti a livello sociale, economico e sanitario, che ricadranno esclusivamente sulla popolazione italiana, in un momento che è stato definito come il più difficile per il Paese dal secondo dopoguerra.

Con l’ampliamento delle ipotesi in cui non sono ammessi il respingimento, l'espulsione o l'estradizione viene reso di fatto impossibile il rimpatrio di molti dei migranti che arrivano in Italia.

Per il diniego di rimpatrio vengono introdotte nuove discriminanti: trattamenti inumani e degradanti, rischio di violazione del diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, definizioni generiche, che consentono interpretazioni pericolosamente estensive e discrezionali, ai fini della decisione. Viene così di fatto ripristinato il soggiorno per motivi umanitari. In tutto il provvedimento viene sancita la discrezionalità di chi esaminerà la pratica.

Inoltre, vengono introdotti permessi di soggiorno per protezione speciale, per calamità, per residenza elettiva, per acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide, per attività sportiva, per lavoro di tipo artistico, per motivi religiosi e per assistenza a minori e persino i permessi climatici.

L’aumento in Italia della presenza di migranti viene determinato non solo dal rendere la misura dell’espulsione difficilmente applicabile, ma anche dal prevedere ampliamenti per alcune forme di permesso di soggiorno.

Come, ad esempio, quello per cure mediche, grazie al quale l’immigrato potrà rimanere in Italia in caso di problemi di salute e per il quale non sarà più richiesta la presenza di “condizioni di salute di particolare gravità”, bensì di “gravi condizioni di salute psico-fisiche o derivanti da gravi patologie”. Insomma La nostra regione diventerà l’ospedale del Terzo Mondo. Come se già non bastassero le cure mediche che diamo ai circa 112 mila clandestini presenti in Lombardia, dovremo anche occuparci dei numerosi beneficiari di questi nuovi permessi di soggiorno. Tutto ciò senza che nessuno abbia quantificato il costo per la Sanità delle regioni.

Inoltre, il provvedimento riforma il sistema di accoglienza, ripristinando la possibilità di ospitare all’interno dello stesso anche i richiedenti asilo. Prevedendo nel D.L. la clausola di invarianza finanziaria, per sostenere l’aumento dei costi, verranno di conseguenza sottratte risorse ai rimpatri ed espulsioni” .

Queste le parole dell’ex vice Sindaco di Milano ed Assessore regionale all’immigrazione, sicurezza e polizia locale, Riccardo De Corato, in merito al Decreto-legge 21 ottobre 2020, n. 130, discusso oggi nel corso della Commissione Speciale Immigrazione della Conferenza delle Regioni.

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