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MIGRANTI MILANO, CPR VIA CORELLI, DE CORATO: “449 CLANDESTINI OSPITATI DEI QUALI 355 TUNISINI, SI PR

MIGRANTI MILANO, CPR VIA CORELLI, DE CORATO: “449 CLANDESTINI OSPITATI DEI QUALI 355 TUNISINI, SI PRESUME ESPULSI, DAL 28/9/2020 AL FEBBRAIO SCORSO. IN COMMISSIONE OGGI DOPO SOPRALLUOGO 5 MARZO u.s. CSX FA MANIFESTO ELETTORALE PER RIBADIRE CHIUSURA. CON 110.000 IRREGOLARI IN LOMBARDIA (DATI ORIM E POLIS) CE NE VUOLE UNO IN OGNI PROVINCIA”

Milano (15 marzo 2021)- “Il centrosinistra, come era logico aspettarsi, ha indetto oggi la Commissione Carceri per sottolineare come la maggioranza a Palazzo Marino voglia la chiusura del Cpr di via Corelli”.

Dichiara così il consigliere comunale di FDI a Milano, Riccardo De Corato, già vice Sindaco del capoluogo lombardo ed assessore regionale, in seguito alla Commissione Carceri del Comune di Milano svolta oggi.

“Per loro si tratterebbe di un luogo di detenzione, peggio di un carcere, come hanno fatto intendere più volte i partecipanti. La presidente della Commissione, Anita Pirovano, ha inoltre voluto sottolineare l’ordine del giorno votato nel 2018 che diceva ‘no’ alla riapertura di via Corelli.

Tutti gli ospiti alla riunione di oggi, nata dopo la visita della Pirovano alla struttura il 5 marzo u.s., erano sulla stessa linea della maggioranza. Delle espulsioni perché clandestini o destinatari di un foglio di allontanamento non se n’è mai fatta menzione. I partecipanti al comitato si sono scandalizzati per il fatto che all’interno della struttura non ci fossero le porte, tolte, tuttavia, dopo le continue e pericolose rivolte scoppiate all’interno del centro durante le quali i rivoltosi hanno distrutto tutto ciò che hanno potuto distruggere. La consigliera D’Amico, a proposito delle porte mancanti, ha voluto rivendicare il diritto per gli ospiti di poter andare in bagno ‘in santa pace’, mentre la presidente ha tenuto a sottolineare come a marzo scorso avesse chiesto di poter vedere la pulizia dei bagni senza che le fosse permesso. Insomma, due ore di interventi per far intendere che via Corelli è un girone dell’Inferno dantesco, un luogo di privazione della libertà verso persone che dovrebbero, non si capisce come e perché, essere libere. Nessuno ha parlato di come allontanare i clandestini.

Durante la Commissione è emerso che dal 28 settembre 2020 a febbraio scorso sono state 449 le persone ospitate, delle quali 355 tunisini, presumibilmente tutte rimpatriate. Tuttavia si tratta di numeri esigui rispetto a quelli che vediamo parlando del fenomeno della clandestinità: secondo Orim e Polis sono 110.000 i clandestini presenti in Lombardia, 47.400 dei quali solo nella Città Metropolitana di Milano. Con questi dati altro che chiudere il Cpr di via Corelli, ne servirebbe uno in ogni provincia!”, conclude De Corato.


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