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SICUREZZA, DE CORATO: BENE PREFETTURA. REGIONE SOSTERRA’ CONTROLLO DI VICINATO E I 40 COMUNI DELL’HI

Oggi la Prefettura e una quarantina di sindaci hanno firmato il «Progetto controllo del vicinato», nel quale è previsto l’utilizzo di strumenti tecnologici che consentano di creare una rete che permette ai cittadini-sentinelle di collaborare con segnalazioni e alle forze dell'ordine di intervenire concretamente. La strada intrapresa dal Prefetto è quella giusta. Si tratta di un importante passo in direzione di una maggiore sicurezza per i cittadini dei comuni dell’hinterland. Come già avevo affermato in occasione dell’evento “Controllo di Vicinato: un sistema integrato di sicurezza urbana la criminologia come strumento per unire forze di polizia e cittadini contro i fenomeni di illegalità” avvenuto lo scorso 23 giugno presso l’Istituto San Giacomo di via Mc Mahon, appoggiamo pienamente questa iniziativa. Il Controllo del Vicinato è un'attività che reputo tanto lodevole, quanto utile. È infatti possibile, grazie alla collaborazione organizzata di cittadini, sia tener monitorato in maniera migliore il territorio che incrementare la sicurezza nell'area stessa. Inoltre, questa attività, favorisce coesione sociale, sensibilizza il senso di appartenenza alla comunità e al proprio territorio e rende i cittadini più attenti, favorendo la cultura del rispetto delle regole. Dal 1997 al 2011, quando ero Vicesindaco di Milano, ho sempre lavorato con l’obiettivo di rendere la città più sicura e vivibile per i cittadini e anche oggi, come Assessore Regionale, lavoro quotidianamente a stretto contatto con le istituzioni a tutti i livelli e con le Polizie Locali per incrementare la sicurezza. La Regione pertanto darà il massimo sostegno a questi sindaci che hanno deciso di mettersi in campo per i loro cittadini. I comuni che oggi firmeranno il protocollo, anche se di differenti orientamenti politici, si ritroveranno in Prefettura con l’intento di impegnarsi a fare qualcosa per incrementare il livello di sicurezza dei loro comuni. Tra questi, però, manca Milano. Come mai? Forse Sala pensa che dal punto di vista della sicurezza nel Capoluogo lombardo sia tutto sotto controllo e nella norma? Non importa se il suo comune venga considerato la capitale dei reati e dello spaccio online, non che quello per strada sia da meno, lui, fra i quaranta sindaci presenti oggi in Prefettura, non c’era. Sarà troppo impegnato ad organizzare la prossima marcia o il prossimo pic nic pro immigrati. Anche oggi il Comune di Milano, come fa anche su ogni altra questione riguardante il tema della sicurezza, si è dimostrato latitante.

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