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SICUREZZA OSPEDALI, DE CORATO: ESEMPIO DA SEGUIRE QUELLO DELLA REGIONE FRIULI COINVOLGENDO, OLTRE AL

Per arginare il fenomeno delle aggressioni e violenze ai danni del personale medico, l’Associazione Nazionale Alpini e l’Ordine dei medici di Pordenone, hanno messo a punto un’iniziativa che prevede due membri dell’Associazione di 'scorta' ad ogni guardia medica impegnata nel turno di notte. Ad un mese dall’inizio del progetto si assiste ad un netto miglioramento delle condizioni di lavoro dei medici.

Il problema della sicurezza del personale medico non è un problema circostanziato alla realtà friulana come evidenziano l'analisi condotta dall'Anaao Assomed, Associazione dei medici e dei dirigenti del Ssn, su 1.280 operatori sanitari emerge che il 65% circa del campione ha dichiarato di essere stato vittima di una aggressione. Ogni anno sono, infatti, 3 mila le aggressioni, secondo dati della Fiaso (Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere), che si verificano contro medici e personale sanitario. Il modello friulano potrebbe essere replicato anche nella nostra regione. Si potrebbe pensare di far coadiuvare le forze dell’ordine, gli agenti di Polizia Locale e le guardie giurate che già presidiano le strutture sanitarie, dalle associazioni d’arma quali, ad esempio, le associazioni nazionali di Alpini, Carabinieri e Polizia di Stato e dai City Angels.

Lo dichiara Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e Assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia.

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