MIGRANTI, DE CORATO: SENTENZA DELLA MAGISTRATURA DISCRIMINA COMUNE DI VIGEVANO CHE HA SOLO APPLICATO
Dopo Lodi, anche il Comune di Vigevano si è visto definire dal Tribunale di Milano discriminatoria la delibera comunale nella parte in cui ha previsto che il cittadino extra Ue non possa accedere a prestazioni sociali agevolate mediante presentazione del modello Isee al pari del cittadino italiano, ma debba integrarlo con "certificati o attestazioni rilasciati dalla competente autorita' dello Stato estero”.
D.P.R 28 DICEMBRE 2000 N 445.- Come successo nel caso di Lodi, si contesta a anche al comune del pavese l’aver applicato a chi vuole usufruire di tariffe agevolate per per accedere a servizi comunali come mensa o trasporto scolastico, la norma prevista dall'articolo 3, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa” approvato dal Governo Berlusconi. Lo stesso articolo introdotto da Regione Lombardia nel Regolamento del 4 agosto 2017 per l’assegnazione di servizi abitativi pubblici.
QUESTA LEGGE ANCHE A MILANO E FIRENZE, IN TOSCANA E IN EMILIA ROMAGNA- Mentre il centro sinistra si scaglia contro sindaci e giunte che cercano solo di far rispettare la legge e, soprattutto, di fare in modo che i veri discriminati non siano gli italiani perché c’è chi approfitta della mancanza di documentazione per fare il furbo sulle proprie proprietà e beni all’estero, va ricordato che la stessa legge è stata applicata anche da regioni di sinistra. La legge regionale della Toscana e dell'Emilia-Romagna prevede, infatti, che, nell'ambito dei contributi per l’affitto e l'assegnazione delle case popolari, non bisogna avere proprietà né in Italia né all'estero, norma utilizzata anche dallo stesso Comune di Firenze. Anche in queste Regioni va presentato l’ISEE e rendicontato se si hanno proprietà all’estero per l'assegnazione degli alloggi popolari. Anche il Comune di Milano, come è stato possibile vedere qualche mese fa nel ventunesimo bando per l'assegnazione di alloggi popolari pubblicato sul sito, dove viene richiesto ai cittadini extracomunitari di documentare di non avere proprietà o altro diritto reale su alloggio all'estero “tramite certificazione o attestazione rilasciata dalle autorità del proprio paese di origine”.
Stessa dicitura che a Milano, però, va bene.
Esprimo infine tutta la mia vicinanza alla giunta vigevanese e al primo cittadino, Andrea Sala.