CHE GUEVARA DE CORATO “ MILANO RENDE OMAGGIO ALL'ICONA DELLA SINISTRA OMETTENDO LA FIGURA DEL SA
“Milano festeggia, o meglio rende omaggio, a Ernesto Che Guevara rivoluzionario sanguinario comunista con una mostra alla Fabbrica del Vapore.
Da domani radical chic e centri sociali, artefici della vittoria del sindaco Beppe Sala, potranno trovarsi insieme a rendere omaggio a chi è stato responsabile dei lager castristi e delle centinaia di fucilazioni.
A Cuba esiste ancora una dittatura che nega la libertà al suo popolo ma pare che questo piccolo particolare a Palazzo Marino non importi.
Due giovani giornalisti brasiliani hanno scritto un libro dal titolo Guida politicamente scorretta dell'America Latina, dove smontano il mito del Che citando alcuni suoi testi politici: “Amo l'odio bisogna creare l'odio e l'intolleranza tra gli uomini, perché questo rende gli uomini freddi e selettivi e li trasforma in perfette macchine per uccidere”.
Nel 1980, la fondazione Cuba Archive lanciò il progetto “Verità e Memoria”, allo scopo di raccogliere la documentazione sulle persecuzioni a Cuba. Dagli archivi risulta che, negli anni dal 1957 al 1959, cioè dalla guerriglia nella Sierra Maestra fino al primo anno di governo rivoluzionario, Ernesto Che Guevara è stato personalmente coinvolto in non meno di 144 esecuzioni sommarie, alcune eseguite da lui stesso. Fra le vittime c’erano colleghi guerriglieri non sufficientemente motivati, soldati e poliziotti, giovani e, soprattutto, oppositori politici .
Oltre allo spazio alla Fabbrica del Vapore, allo spazio Oberdan dal 9 al 29 ottobre si svolgerà una nutrita rassegna cinematografica.
La Milano che blinda i cimiteri per evitare adunate rivoluzionarie al campo 10 il giorno di Ognissanti oggi celebra un sanguinario Che che per la sinistra nostrana è al pari di Madre Teresa di Calcutta o Gandhi
Il Sindaco che in campagna elettorale si mostrò con la maglietta con l'immagine del Che dovrebbe documentarsi e capire le sofferenze del popolo cubano ancora ostaggio di una dittatura , insomma una ricorrenza che la nostra città poteva fare a meno di celebrare”
