LEONCAVALLO, DE CORATO: “MILANESI NON POSSONO PAGARE PER REGOLARIZZARE VIOLENTI E ABUSIVI DEL CENTRO
LEONCAVALLO, DE CORATO: “MILANESI NON POSSONO PAGARE PER REGOLARIZZARE VIOLENTI E ABUSIVI DEL CENTRO SOCIALE DA 40 ANNI. PRONTO DOSSIER ED ESPOSTI A PROCURA E CORTE DEI CONTI SE SI RIPROPONE STESSA OPERAZIONE URBANISTICA PISAPIA CHE AGEVOLA CABASSI”
Seguo da molto tempo la vicenda del Leoncavallo, cruciale per Milano e i milanesi: nel 2015 la proposta dell’allora sindaco Pisapia era legalizzare il centro sociale con uno scambio di aree: due immobili del Comune in cambio dell’ex stamperia di Cabassi, in via Watteau, occupata dal centro sociale dal 1994, che consta di 7.000/8.000 mq di superfici coperte. Oggi Sala ci riprova, e la proprietà – a quanto si apprende dai media – auspica che i tempi dell’operazione siano veloci.
Nessuno però parla del fatto che la zona in oggetto è molto inquinata e che quindi è imprescindibile una bonifica: noi invece pretendiamo che tutta l’operazione sia condotta in completa trasparenza e pulizia, nell’interesse della città e dei suoi abitanti. Inoltre sarebbe una pessima operazione economica per i milanesi se si facesse un “regalo” ai Cabassi e poi ci si ritrovasse con oneri ulteriori. Per quanto ci riguarda, siamo pronti con un dossier sul Leoncavallo e due esposti: uno per la parte penale da inviare alla Procura della Repubblica, e l’altro per i danni erariali da inviare alla Corte dei Conti.
La commissione sicurezza, che si terrà oggi in Municipio 2, è un appuntamento importante: sapremo forse di più di questa operazione su cui il riserbo pare eccessivo da parte del Comune. E naturalmente non dimentichiamolo: il Leoncavallo è ormai un grandissimo business, gestito senza regole, licenze o concessioni ed esentasse al 100%: dai concerti alla ristorazione fino alla festa della cannabis, tutto molto abusivo tutto molto redditizio.
Lo dichiara Riccardo De Corato, Assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale
