MIGRANTI, DE CORATO: GIARDINETTI DI MILANO TRASFORMATI IN AREE DA RESA DEI CONTI TRA GRUPPI ETNICI,

Che i parchi e le aree verdi di Milano abbiano problemi legati al decoro e alle persone che li frequentano è cosa ormai nota. A ricordarcelo, due episodi di ieri che in comune hanno proprio l’essersi verificati nei pressi o all’interno di un parco. All’alba di ieri, una resa dei conti etnica: una 17enne peruviana è stata aggredita e trascinata nei giardinetti di via Gaggia da un nordafricano che prima ha provato a violentarla, e poi le ha rubato la borsa ed è scappato. Esprimendo vicinanza alla vittima, torno a ribadire che chi si macchia di un reato infamante come lo stupro merita l’espulsione e, nel caso in cui lo ripeta o lo abbia ripetuto più volte, la castrazione chimica. Merita l’espulsione anche il 33enne arrestato nel pomeriggio di ieri lungo la strada che costeggia il Parco della Martesana con una cartucciera piena di droga. L’uomo, un gambiano con precedenti per droga e irregolare in Italia, aveva con se sette panetti di hashish per un totale di 400 grammi. Come il primo, anche lui, visto che è pregiudicato, e quindi continuerebbe a delinquere non appena rilasciato, ovvero nel giro di poche ore o giorni, e visto che è presente irregolarmente sul territorio italiano, venga espulso e sconti la pena nel Paese di origine. E' evidente, ancora una volta, che intorno e all'interno di parchi e aree verdi, spacciatori, stupratori e delinquenti di ogni genere trovano rifugio e agiscono indisturbati, come anche il caso del pedofilo che anni fa frequentava il parco di Corso 22 Marzo e che, dopo l'arresto, è stato trovato nuovamente al Parco Trotter di via Padova durante gli orari di uscita dei bambini dalla scuola. Chi le controlla queste zone? Rogoredo è solo la punta dell'iceberg, il resto sono tutti i parchi di Milano che, a causa della mancanza di controlli, si trasformano in luoghi di bivacco, prostituzione e spaccio, come, ad esempio, i giardinetti di via Fabrizi e via Palizzi e anche di pedofili e guardoni.