PERIFERIE, DE CORATO: "CON UN FESTIVAL 4 CANTANTI E DUE DIBATTITI SALA TENTA DI FAR DIMENTICARE

Le periferie assediate da rom, clandestini, occupanti abusivi e tutto quello che di peggio ci si può immaginare, hanno finalmente la ricetta per uscire dal degrado che i 7 anni di amministrazione del Centro Sinistra hanno causato. E allora... si aprano le feste, "venghino signori!" con il solito mantra della sinistra sulla "contaminazione" e sulla "città in mutamento", si aprano le danze. In campo gli artisti vicini a Sala, che, magari, potranno andare dalla signora Maria al Giambellino a farle dimenticare il matto che alcuni mesi fa scese in cortile con un Kalashikof o dal Signor Piero che abita in via Zama a dirgli di portar pazienza e sopportare il "fratello" extracomunitario che ha occupato l’appartamento vicino al suo. Proprio come ci narra la storia, quando nell’antica Roma i giochi nelle arene avevano come scopo quello di distrarre il popolo dagli stenti della miseria a scapito del guadagno di pochi, così anche a Milano. Sala ormai ha perso di vista la realtà, pensa che i Milanesi si possano comprare con due spettacoli e con qualche dibattito? Il grave problema legato alla sicurezza nelle periferie e l’urlo di esasperazione dei residenti non si cancellano con 4 cantanti e due dibattiti. Sappiamo già quale pubblico parteciperà: i soliti radical chic in trasferta, qualche extracomunitario e tutti coloro vicini al mondo delle associazioni no profit di sinistra. Insomma i Milanesi delle periferie che venerdì saranno al centro dell’attenzione di Sala, lunedì torneranno ad essere, magari, i soliti vecchi ottusi che non vogliono rassegnarsi al progetto di multietnicità forzata voluto da Majorino & Co. Le periferie a Milano si sposano divinamente con la canzone di Elio, che parteciperà alla chermes, "La terra dei cache" che alla prima strofa diceva "Parcheggi abusivi, applausi abusivi, villette abusive, abusi sessuali", uno spaccato perfetto della periferia.