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REGIONE, SICUREZZA STRADALE, DE CORATO: INDAGINE SU INCIDENTALITA' STRADALE DEI GIOVANI DOVUTA A

Questa mattina, presso l’Auditorium Testori, in Regione Lombardia, ho presenziato, insieme a Laura Prinetti, Relazioni con i Media, Ufficio Scolastico di Milano, Paolo Pinna Dirigente Area Sociale e Territoriale Polis Lombardia e a Barbara Riva, Sociologa, giornalista, esperta in sicurezza stradale e urbana, alla presentazione dei dati contenuti nell’indagine di Polis sulla “Conoscenza dei rischi da uso improprio in strada di cellulari, Smartphone e loro applicazioni, rivolta a nuove generazioni. Secondo questi dati, infatti, attraverso i quali sono state studiate le diverse tipologie di spostamento utilizzate dai giovani per andare a scuola, raggiungere luoghi di svago o ricreativi hanno evidenziato un importante utilizzo dei mezzi pubblici e di quelli non a motore, facendo sperare dunque in una maggiore diffusione, in questa fascia d’età, di una mobilità sostenibile. Il questionario che ha permesso di ottenere queste informazioni e anche quelle riguardanti i rischi che si corrono utilizzando il cellulare in strada e la consapevolezza degli stessi, è stato distribuito a 2612 studenti frequentanti le classi 4° e 5° degli Istituti Scolastici Superiori della Città Metropolitana di Milano. I numeri e le percentuali contenuti nel lavoro fanno capire la serietà di questo argomento.

UTILIZZO DEL CELLULARE PER PEDONI E CICLISTI-A dichiarare di utilizzare spesso il cellulare mentre attraversa la strada è il 16,5% degli intervistati, mentre il 12,5% ammette di usarlo spesso mentre va in biciletta. Le percentuali variano leggermente, sottolineando un comportamento virtuoso dei rispondenti, quando si parla di notifiche. L’81,9% ha infatti dichiarato di guardare la notifica solo una volta terminato l’attraversamento, mentre per i ciclisti, solo il 68,1% degli intervistati guarda quando si ferma. La motivazione principale che spinge i giovani intervistati a guardare il telefono appena arriva una notifica è, per il 71,2%, dovuta alla curiosità.

UTILIZZO DEL CELLULARE PER CHI GUIDA MOTORINI O AUTO-Oltre a pedoni e ciclisti, in questa indagine compaiono anche i comportamenti rischiosi in motorino. Tra coloro che hanno conseguito il patentino, il 72,2% ha dichiarato di non usare mai lo smartphone mentre è alla guida e solo il 6,3% di usarlo sempre. Anche in questo caso, per quanto riguarda le notifiche, l’83,1% ha affermato di guardarle solo quando si ferma.

Infine non sono mancati i rischi legati all’utilizzo di cellulari mentre si guida un’auto. Di questi, il 60,8% dichiara di non usare mai lo smartphone mentre guida e 79,8% di guardare le notifiche dopo, quando ci si ferma. Di chi invece utilizza il telefonino in auto, il 28,9% risponde alle telefonate, il 10,3% usa lo smartphone indistintamente per tutte le sue funzioni, il 10% fa telefonate, l’8,3% legge i messaggi e il 4,2% scrive ed invia messaggi.

RICALCARE STRADA PERCORSA NEGLI SCORSI ANNI PER CONTRASTO A GUIDA IN STATO DI EBBREZZA- Non sono basse le percentuali di chi evita di usare impropriamente il cellulare mentre è per strada o alla guida di biciclette, motorini e auto, tuttavia, bisogna concentrarsi sulla restante parte delle percentuali, spesso coinvolte in incidenti. Proprio guardando queste ultime le istituzioni dovrebbero essere molto più sensibili e presenti su questo fronte, visto che parliamo soprattutto delle nuove generazioni e dei rischi che corrono. Chi adotta un comportamento come quelli appena menzionati in strada mette in pericolo la propria e l’altrui vita. La strada da ricalcare, probabilmente, è quella già percorsa negli scorsi anni per il contrasto alla guida in condizioni alterate da alcol. I risultati ottenuti in riduzione di questo fenomeno sono stati infatti il frutto di un’importante e costante sinergia fra operatori delle Forze dell’Ordine, istituzioni, privato e privato sociale, che non andrebbe dimenticata.

INCIDENTI STRADALI UNA DELLE PRIME CAUSE MORTE-Non dimentichiamo, infatti, che gli incidenti stradali rappresentano ancora un fenomeno allarmante. Sono una delle prime cause di morte, soprattutto per bambini, giovani e anziani ed una delle più diffuse cause invalidanti per gli utenti in genere. Proprio per questo è necessario che le istituzioni facciano molto di più. Regione Lombardia intende, attraverso strumenti innovativi ed in collaborazione con l'ufficio scolastico regionale, informare e sensibilizzare all'argomento i giovani nelle scuole.

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