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DROGA, DE CORATO: PLAUSO ALL’ARMA PER IMPORTANTE OPERAZIONE CON 8 ALBANESI ARRESTATI CHE RIFORNIVANO

Dalle indagini cominciate in seguito all’omicidio di due albanesi avvenuto a Canegrate nel 2016, che hanno portato all’arresto di 10 persone, otto albanesi, un italiano e un romeno, è emerso come il boschetto di Rogoredo sia sempre al centro delle attività illecite collegate alla droga. Dal lavoro svolto dai carabinieri è risultato che in passato, alcuni di loro, avessero addirittura spacciato 1 kg di eroina alla stazione di Rogoredo. Questo, a testimonianza del fatto che Milano è ormai diventata la più grande piazza di spaccio d’Europa. Quaranta uomini in più a presidio dell’area, come chiesto dal sindaco Giuseppe Sala al Ministro dell’Interno, non servono, come già ho avuto modo di affermare, se non vengono accompagnati da misure strutturali come: recinzioni, videosorveglianza con control room, illuminazione e bonifica degli ailanti, gli alberi cresciuti spontaneamente utilizzati come rifugio da spacciatori e tossicodipendenti. Un plauso all’Arma che oggi ha portato a termine un’importante operazione di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo i dati di Orim e Polis Lombardia, i clandestini provenienti dall’Albania presenti in Lombardia sono 8 mila e, secondi nella classifica dei detenuti nelle carceri lombarde suddivisi per nazionalità dopo i marocchini. Sempre in Lombardia, non meno di qualche settimana fa, altri albanesi in provincia di Bergamo sono stati arrestati perché gestivano una vera e propria raffineria della droga. Gli arresti di oggi confermano, ancora una volta, che lo spaccio delle sostanze stupefacenti è in mano a bande extracomunitarie.

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