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MILANO, DE CORATO: CON 50 MILA IRREGOLARI IN CITTA’, MAJORINO CONTINUA AD APRIRE SPORTELLI PER REGOL

Aprono a Milano quattro nuovi sportelli per garantire la cosiddetta residenza anagrafica fittizia a chi è senza dimora. L’Assessore comunale Majorino ha tenuto a sottolineare l’importanza che questo servizio ha, “visto il periodo storico in cui ci troviamo paradossalmente tanti senza dimora, molti dei quali italiani, che avrebbero i requisiti per il reddito di cittadinanza, rischiano di essere tagliati fuori perché incapaci di dimostrare la propria residenza”. La verità, ancora una volta, è che questo servizio verrà utilizzato principalmente da immigrati. Di clochard italiani ce ne sono, ma molti meno rispetto al numero di immigrati clandestini che bivaccano in giro per la città. Anche questa volta Majorino non ha potuto fare a meno di sfoggiare il suo reale incarico di Assessore con delega a trovare una sistemazione agli irregolari che, giusto per ricordarlo, a Milano sono 48.900. Inoltre, per accedere agli uffici, basterà presentare una relazione, redatta dai servizi sociali territoriali, dagli operatori del Centro aiuto Stazione Centrale o dagli enti del terzo settore con cui il Comune collabora, che dimostri che la persona che arriva allo sportello viva in modo continuativo sul territorio e abbia espresso la volontà di rimanere a Milano. Non vorremmo che questo fosse il modo per aggirare la legge che nega la carta d’identità ai richiedenti asilo per motivi umanitari ed è inutile nascondere che molte delle associazioni che dovranno redigere queste relazioni siano schierate apertamente per un’accoglienza senza se e senza ma. Insomma, si tratta dell’ennesimo provvedimento pro clandestini del Comune di Milano che si nasconde dietro alle rimostranze contro il Decreto Sicurezza.

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