BATTISTI, DE CORATO: PRENDE IN GIRO TORREGGIANI E CAMPAGNA DOPO 29 DI VACANZA FA' FINTA DI PENTI
Sulla colpevolezza di Battisti non si è mai dubitato un solo secondo. Oggi il pluriomicida con una mano ha chiesto scusa e con l’altra ha alzato il pugno sinistro rivendicando il valore di una guerra giusta. Hanno fatto bene i magistrati Nobili e Greco a sostenere che la verità sui PAC è scritta ormai da tempo nelle sentenze. Vauro ,Raimo, Saviano e le altre illustri penne "dell’intellighenzia di sinistra" che firmarono una petizione a favore dell’assassino dovrebbero avere ora il buon gusto di chiedere scusa ai familiari delle vittime dell'ex terrorista. Oggi Battisti abbandona l’arroganza e si trasforma in pseudo pentito. "Con quale scopo?" c’è però da chiedersi. Strana coincidenza: in questi 30 anni di latitanza non ha mai pensato di costituirsi o di chiedere scusa e adesso gli sono bastate due ore di carcere ad Oristano per sentirlo ammettere quanto ha commesso e pentirsi del dolore che ha provocato ai familiari delle vittime? Sicuramente vorrà far credere a qualcuno di essere cambiato, di essersi realmente pentito per quello che ha fatto. Probabilmente dietro questo pseudo falso pentimento c’è una strategia per chiedere alla magistratura futuri benefici o sconti di pena. Bisogna mettere una pietra tombale sulle dichiarazioni di Battisti e fargli scontare ogni giorno della sua pena senza riduzioni: si è fatto 29 anni di vacanza mentre le famiglie di chi ha assassinato soffrivano e, addirittura, il figlio di Torregiani, in seguito allo scontro a fuoco, è stato costretto a vivere in sedie a rotelle. Le parole dell’assassino dei Pac oggi sono l’ennesima vergogna in tutta la vicenda. In questi anni ho parlato con i familiari delle sue vittime e ho portato i fiori ai cippi in loro ricordo. Oggi sono certo che queste scuse sono solo l’ennesimo affronto alla memoria di chi oggi, per mano sua, non c’è più.