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PAKISTAN, DE CORATO: CSX E FEMMINISTE IN ASSORDANTE SILENZIO ISLAMICO! GRAZIE A PROCURATORE DELL&#39

Il Procuratore generale di Brescia, Luigi Maria Dell'Osso, ha confermato, se ce ne fosse stato bisogno, che Sana Cheema è stata uccisa. Mentre tutti gli indagati erano stati assolti dal Tribunale Gujarat per mancanza di prove, nonostante la confessione del padre, da Brescia arriva un forte e importante segnale: l’accusa al papà e al fratello della ragazza. Nel 2019 non è minimamente pensabile dover morire a 25 anni per aver rifiutato un matrimonio combinato dalla propria famiglia. La giovane era cresciuta nel capoluogo dove si era diplomata ed era cittadina italiana da settembre 2017. Si era innamorata di un coetaneo a Brescia ed era tornata in patria con un inganno della famiglia nell’aprile 2018, quando poi è stata uccisa. In questo anno, da parte del centrosinistra e delle femministe, solo assordante silenzio islamico. Evidentemente per loro esistono violenze di genere di serie A e violenze di genere di serie B. Le prime riguardano gli italiani, le seconde invece sono quelle commesse dagli stranieri che seguono ancora la loro pseudo cultura arcaica. Ora intervenga il Ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, chiedendo l’estradizione per i due assassini della ragazza che meritano di essere processati e di scontare la condanna in Italia, dove sono stati indagati e accusati. L’uccisione di Sana e il conseguente silenzio del Pakistan dimostrano ancora una volta che persone come la famiglia della ragazza, che ragionano ancora secondo la Sharia Islamica, non possono integrarsi in una società democratica come la nostra. Le donne non sono un oggetto e non appartengono a nessuno! Il mio augurio è che i due uomini vengano presto estradati, processati e incarcerati, così da dare alla bresciana Sana la giustizia che si merita.

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