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CENTRO SOCIALE "CORVETTO ODIA", DE CORATO: MIO ESPOSTO A PROCURA DA APRILE INASCOLTATO. PR

https://www.facebook.com/392184498235613/videos/832658503737954/ link video "Cpr a Fuoco" del centro sociale “Corvetto Odia”

Del fatto che il centro sociale "Corvetto odia", in Via Giovanni Battista Piazzetta 23 a Milano, fosse un luogo non del tutto pacifico ne eravamo già a conoscenza. Il 19 aprile, due mesi fa, ho presentato, infatti, un esposto alla Procura della Repubblica di Milano per un volantino che inneggiava all’odio verso la Polizia di Stato. Ad oggi non sono stato ancora convocato da nessun Magistrato e, presumibilmente, nessun fascicolo a loro carico è stato aperto.

Ora siamo al passo successivo: “Corvetto Odia” ha pubblicato un video in stile Stato Islamico dal titolo “CPR a Fuoco”, nel quale lancia il suo proclama contro a questi centri. Nel filmato si vedono scene di rivolta da parte degli extracomunitari con tanto di vandalismi e incendi appiccati all’interno delle strutture per il rimpatrio, mentre la voce del commentatore solidarizza e invita alla rivolta concludendo con la frase : “.. Solidarietà ai reclusi perché i CPR brucino ancora.”

L’apologia di reato per legge è la condotta consistente nella difesa o nell'esaltazione di fatti o comportamenti illeciti o comunque contraria alle leggi. Non ci vuole un giurista per capire che “l’editto” pubblicato dal centro sociale è una vera e propria istigazione a delinquere. I reati ipotizzabili sono l’Art. 272 C.p. (Propaganda ed apologia sovversiva o antinazionale) e l’Art. 414 C.p. (Istigazione a delinquere).

Sottovalutare certi segnali sarebbe molto grave, mi auguro quindi che la magistratura intervenga e facebook, così attento a censurare le pagine, oscuri immediatamente il profilo, sul quale, ad oggi, il video è ancora visibile.

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