DROGA, DE CORATO: BENE SMANTELLAMENTO BANDE SPACCIATORI IN GUERRA FRA LORO ANCHE CON SPARATORIE. PRO

Grazie all’operazione dei carabinieri che ha portato allo smantellamento di alcune bande di spacciatori, nella zona di Varedo (MB) sono finite in manette 12 persone, undici nordafricani e una donna italiana. I membri dei vari gruppi, tra i quali era in corso da tempo una guerra per accaparrarsi l’ex fabbrica Snia come terreno di spaccio, sono accusati di traffico di droga, porto abusivo d’arma da fuoco, lesioni personali e tentato omicidio. Esatto, siamo arrivati persino a sparatorie per assicurarsi 500mila metri quadri di piazza di spaccio. Violenza culminata in tre casi di tentato omicidio. Il primo il 5 maggio u.s., il secondo e il terzo il 23 maggio. Scene degne della Chicago degli anni ’30. Non sorprende sentir parlare di “Gomorrakech”, come hanno ribattezzato la guerra tra i vari gruppi gli inquirenti. È evidente che la problematica dello spaccio si sia aggiunta a quella della malavita straniera, in particolare di quella nordafricana. Il business della droga è infatti ormai in mano a tunisini, marocchini, più in generale a nordafricani. Basti pensare che tra il 2008 e il 2018 sono stati individuati in Lombardia ben 38 boschi della droga controllati da bande criminali del Nord Africa. La politica dei "porti aperti" portata avanti in passato dal centrosinistra, grazie alla quale nella nostra regione si contano ben 112mila clandestini, 24 010 dei quali provenienti dall’Africa settentrionale, sta dando i suoi risultati. Anche il capoluogo lombardo e hinterland, che ospitano 48.900 irregolari, sono diventati ormai il crocevia dello spaccio di qualsiasi tipo di droga, come dimostrano anche i continui arresti per spaccio riportati dalla cronaca. Per il tribunale di Milano, infatti, il 76,9% dei fascicoli riguardanti il piccolo spaccio riguarda persone di nazionalità straniera.

Lo dichiara Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e Assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia.