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TERRORISMO, LOMBARDIA, DE CORATO: BENE ESTRADIZIONE KOSOVARO E ALBANESE. SEMPRE DI PIU’ NOSTRA REGIO

Molto positive le estradizioni avvenute oggi di un kosovaro e di un albanese entrambi ricercati dopo essere stati colpiti da ordinanza di custodia cautelare, il primo per istigazione a delinquere con finalità di terrorismo, il secondo per reato di partecipazione all’Isis, dei tribunali, rispettivamente, di Brescia e Milano.

Si tratta del primo caso di un cittadino kosovaro estradato verso l’Europa.

Un avvenimento importante che dimostra che se il Governo insiste e si impegna, i criminali fuggitivi vengono estradati. Ora la speranza è che la Magistratura non lasci subito liberi di tornare a delinquere, ma, anzi, che infligga loro una pena e, una volta scontata, vengano espulsi.

Ancora una volta si parla di persone che erano nel nostro Paese, e nella nostra regione, non per fuggire da una guerra, bensì per finanziare la loro "guerra santa".

Spesso, quando dicevamo che con i barconi sarebbero arrivati anche terroristi, i ben pensanti della sinistra sorridevano. Adesso, i fatti confermano per l’ennesima volta che avevamo ragione.

Dal gennaio 2015 al marzo 2019 sono state effettuate, oltre agli arresti, 384 espulsioni per terrorismo, circa un terzo delle quali sono avvenute in Lombardia, dove si è verificato il maggior numero di arresti di soggetti radicalizzati.

Sarebbero circa 129 i foreign fighters, cittadini che avevano o hanno legami con il nostro Paese come cittadinanza, permessi di soggiorno, residenza abituale, partiti per unirsi all’Isis in Siria e in Iraq. Uno su tre, risulta essere partito dalla Lombardia, proprio per questo, quindi la nostra regione detiene il primato anche per quanto riguarda i foreign fighters.

Questa situazione in Lombardia è merito dell’apertura di molti sindaci all’islam e all'accoglienza senza freni.

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