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STAZIONE CENTRALE, DE CORATO: ALTRA RISSA DOPO ACCOLTELLAMENTO MILITARE DI IERI. SITUAZIONE FUORI CO

STAZIONE CENTRALE, DE CORATO: ALTRA RISSA DOPO ACCOLTELLAMENTO MILITARE DI IERI. SITUAZIONE FUORI CONTROLLO. EX PREFETTO MILANO, ORA MINISTRO, INTERVENGA CON MISURE STRAORDINARIE. COSA SI ASPETTA ANCORA?

Dopo la vicenda violenta di ieri che ha visto come protagonista un extracomunitario squilibrato che ha accoltellato alla gola un militare in Piazza Duca d’Aosta, oggi, sempre lì un altro episodio criminale. I due attori della rissa a colpi di bottiglia sono due senzatetto nordafricani che, con ogni probabilità, fanno parte del mondo di balordi che staziona quotidianamente nel piazzale. Sedersi “a tavolino” per decidere misure di contrasto al degrado della zona, non è sufficiente. Basta farsi un giro in Stazione Centrale per vedere il frutto dell’accoglienza sfrenata: richiedenti asilo e clandestini che dormono nelle aree verdi della piazza giorno e notte, bevono grandi quantità di alcool e cercano di “sopravvivere” compiendo furti o spacciando droga. Il Ministro Lamorgese, ex prefetto di Milano, sa molto bene qual è la situazione della Stazione Centrale. Risse, rapine, aggressioni e, non da ultimo, accoltellamenti di militari e forze dell’ordine. È il secondo caso di violenza contro soldati. Il primo risale a maggio 2017 quando Ismail Tommaso Hosni accoltellò nello scalo ferroviario due militari e un poliziotto. Cosa aspettiamo per vedere misure straordinarie per una zona ormai abbandonata a se stessa, dove i presidi delle forze dell’ordine sembra abbiano ricevuto la disposizione di assistere impassibili al degrado?

Le misure a spot di controlli, come abbiamo visto, non hanno in alcun modo portato a risultati apprezzabili. Ci vuole il controllo del territorio h24. Vanno identificate quotidianamente tutte le persone che stazionano lì. Con l’aiuto, anche, della Polizia Locale.

Per chi non se ne fosse accorto, la zona è una vera e propria bomba ad orologeria. Gruppi di varie etnie hanno preso il possesso dell’intera area intorno alla Stazione. Ai turisti che scendono dai treni non sembra di certo di essere giunti nella città della Madonnina, bensì nella capitale di un Paese africano.

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