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ROGOREDO, DE CORATO: ALTRI DUE PUSHER MAROCCHINI IN MANETTE, MENTRE SALA CONTINUA NEL BOSCHETTO CON

Ancora due pusher arrestati a Rogoredo. Due marocchini, dei quali uno clandestino, finiti in manette ieri mattina grazie al lavoro della Polizia di Stato.

Ringrazio le forze dell’ordine che ogni giorno impiegano tempo e forze per ammanettare criminali che, nel giro di poche ore, tornano di nuovo liberi di delinquete svilendo così il duro lavoro delle divise.

Dopo tanti incontri e tavoli i risultati sono ben pochi. Anzi, la situazione è esattamente come sempre. Tossicodipendenti che girano come anime perse all’interno dell’area. Spacciatori che mandano avanti il loro business. E decessi che, purtroppo, non mancano mai.

Quella dei marocchini, nelle carceri lombarde, è la popolazione extracomunitaria più numerosa. Su 3.716 stranieri detenuti, 947 sono marocchini. Se si riservassero le energie per contrastare lo spaccio come era stato fatto dalle giunte del Centrodestra, con Albertini e la Moratti, la problematica verrebbe risolta. Allora eravamo infatti riusciti a bonificare dallo spaccio aree più vaste e situazioni ben più gravi di questa.

Faccio riferimento ad alcuni esempi i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti: il Parco delle Cave, il più grande parco urbano d’Italia con i suoi 1.350.000 m², il Parco delle Basiliche (40 700 m²), il Parco Sempione (386 000 m²) e il Parco Alessandrini (66.500 m²). Tutte aree che abbiamo recintato e sottoposto a videosorveglianza, togliendole al degrado e restituendole così alle famiglie ed ai bambini e che, evidentemente, oggi non insegnano nulla.

Qui, Sala e la sua Giunta, continuano nel boschetto con recite, musica e poesie e la droga continua ad esserci. Con telecamere e recinti lo spaccio sparirebbe. Per quanto dovremo andare ancora avanti così?

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