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SESTO S. GIOVANNI, BOSNIACA SFONDA CANCELLO CASERMA, DE CORATO: “ERAVAMO ABITUATI AI BORSEGGI, ADESS

Milano (14 gennaio 2020) – “La cronaca ci aveva abituati a bosniache protagoniste di furti ai danni dei turisti nei negozi e dei viaggiatori nelle stazioni dei treni e nelle metropolitane, ma al peggio pare non esserci fine: adesso addirittura non esitano a sfondare il cancello di una caserma dei carabinieri come rappresaglia per l’arresto di un parente. Milano e l’hinterland sono pieni di bosniaci, gente che è solita borseggiare e rubare impunemente, con ricavi fino a 2.500 euro al giorno, come ha fatto emergere l’arresto della banda Omerovic a dicembre. Tanto che lo stesso capofamiglia aveva definito l’Italia, in un’intercettazione telefonica, ‘paradiso degli zingari’ oltre che ‘Paese di handicappati’, vista la facilità con cui riuscivano sempre a cavarsela, spesso grazie alle opportune gravidanze delle borseggiatrici o ai figli piccoli, usati per uscire di cella. A Milano, tra la stazione Centrale, le banchine e i treni delle metropolitane e i negozi del centro, non si contano i colpi messi a segno e gli arresti di queste delinquenti, che dopo poco tornano libere di ricominciare. Esattamente come nel caso di Sesto San Giovanni, in cui entrambi i protagonisti erano liberi di circolare: il figlio in barba al fatto che avesse di recente ricevuto un ordine di espulsione e la madre nonostante i suoi numerosi precedenti”.

È il commento dell’ex vicesindaco di Milano e assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato alla notizia dell’arresto di una bosniaca di 52 anni per distruzione di opera militare, dopo che ieri, a Sesto San Giovanni, ha sfondato con il suo furgone il cancello della caserma dei carabinieri, luogo in cui era sottoposto a fermo il figlio per reingresso illegale nel territorio nazionale.

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