STAZIONE CENTRALE, DE CORATO: ORMAI CI SONO PIU’ NOMADI BOSNIACHE A MILANO CHE IN BOSNIA. ENNESIMA R

“Come sempre ringrazio la Polizia Ferroviaria per l’ottimo lavoro che quotidianamente svolge. Anche oggi, per l’ennesima volta, gli agenti hanno arrestato un’altra bosniaca 27enne ricercata”. Afferma così l’ex vice Sindaco di Milano ed assessore regionale alla sicurezza, polizia locale ed immigrazione, Riccardo De Corato, in merito all’arresto di una donna bosniaca colpita da un ordine di carcerazione per reati contro il patrimonio che deve scontare una pena di quattro anni di reclusione.

“A Milano i furti, gli scippi ed i borseggi che avvengono, principalmente sui mezzi, per mano di donne provenienti dalla Bosnia ormai non si contano più. Giusto per fare alcuni esempi sono state arrestate per furto: il 10 aprile due bosniache sulla M1; il 12 giugno alcune baby ladre stazione centrale; il 2 luglio altre due donne in via passarella; il 2 agosto sempre in metropolitana, altre due bosniache, stavolta incinta; il 5 ottobre altre due ancora in metro; il 28 ottobre una solitaria alla rinascente ed infine il 17 dicembre è finito in manette un gruppo composto da 5 donne e tre uomini che pianificavano i colpi. Questi sono solo alcuni casi, ma come è possibile che in tutta la regione in carcere ci siano solo 23 detenuti provenienti dalla Bosnia? Dopo l’arresto vengono spesso rilasciati nel giro di poche ore o giorni vanificando il grande sforzo che quotidianamente fanno le forze dell’ordine per assicurarle alla giustizia. Poi è ovvio che questi delinquenti, come nel caso della banda Omerovic, definiscano l’Italia, la Lombardia e Milano come ‘paradiso degli zingari’ oltre che ‘Paese di handicappati’, vista la facilità con cui riuscivano sempre a cavarsela, spesso grazie alle opportune gravidanze delle borseggiatrici o ai figli piccoli, usati per uscire di cella. La 27enne- conclude De Corato- sconti la pena e venga rimpatriata”.