MONZA, DROGA, DE CORATO: “BENE POLIZIA PER ARRESTO 53 PUSHER AFRICANI RICHIEDENTI ASILO, CONFERMA CH
Milano (14 ottobre 2020)- “Ecco a cosa servono i richiedenti asilo: a diventare manovalanza per lo spaccio” queste le parole dell’ex vice Sindaco di Milano ed Assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato, in merito alla maxi operazione della Polizia di Monza e della Brianza che ha portato all’arresto di 53 persone responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti nei giardini di via Azzone Visconti a Monza.
“Ringrazio la Polizia per l’operazione. Si tratta, senza troppa sorpresa, di delinquenti provenienti dall’Africa settentrionale ed occidentale, principalmente richiedenti asilo che avrebbero venduto circa 4 mila dosi in pochi mesi (per lo più di hashish), sia in piccole quantità che in partite da 10 kg, per un valore di circa 500 mila euro. Non è certo la prima volta che capita: a febbraio dello scorso anno, a Morbegno, erano stati arrestati 14 nigeriani, mentre altri cinque erano finiti ai domiciliari, perché spacciavano indisturbati, anche a clienti poco più che 14enni, all’interno di un parco frequentato da bambini e famiglie. Anche in quel caso si trattava di richiedenti asilo ospiti di una struttura del paese. Per non parlare, poi, dei numerosi boschi della droga in mano alla malavita nigeriana individuati nel corso degli anni in Lombardia. Di fronte all’evidenza, però, c’è ancora qualcuno che nega la realtà dei fatti e continua a predicare l’accoglienza indiscriminata a braccia aperte che ha portato nella nostra regione quasi 112mila clandestini, oltre 42mila dei quali africani.
Episodi come questi ed il fatto che nel 2019 le commissioni nazionali per il diritto di asilo lombarde abbiano respinto il 79% delle richieste d’asilo ricevute, evidenziano ancor di più la necessità dell’esistenza del Cpr di via Corelli. Mi auguro- conclude De Corato- che a questi criminali venga respinta la richiesta d’asilo e che vengano rispediti al loro Paese di origine, come fatto proprio ieri con dei delinquenti tunisini detenuti nel centro di permanenza per il rimpatrio di Milano”.