CANNABIS, COMMISSIONE GIUSTIZIA , DE CORATO: “VERGOGNA DEPENALIZZARE REATO..."
CANNABIS, COMMISSIONE GIUSTIZIA , DE CORATO: “VERGOGNA DEPENALIZZARE REATO PER FARE REGALO A SPACCIATORI EXTRACOMUNITARI. ABROGATA NORMA CHE PREVEDE PER CHI COMMETTE REATI DI PICCOLO SPACCIO DI MARIJUANA LA REVOCA DEL PERMESSO DI SOGGIORNO. CON SIMILE LEGGE MILANO SEMPRE PIU’ CAPITALE DELLO SBALLO. SINISTRA VUOLE GIOVENTU’ DI ZOMBIE”
Milano (08 settembre 2021)- “Quanto presentato oggi in Commissione Giustizia della Camera in merito alle sostanze stupefacenti è il preludio alla legalizzazione. Milano e altri importanti capoluoghi di provincia sono diventati i supermarket della droga e il centrosinistra ne è direttamente responsabile. Le continue battaglie per affermare che esistono droghe leggere hanno portato oggi a presentare la farneticante proposta di coltivazione legalizzata casalinga.
Proprio ieri la Guardia di Finanza aveva scoperto un giro di droga illegale venduta nei distributori automatici di cannabis ‘light’ dell’hinterland milanese.
Depenalizzare i reati aiuterebbe a farla franca a tutti quegli spacciatori nordafricani che controllano la distribuzione di stupefacenti. Infatti, non può essere una coincidenza che venga abrogata la norma che prevedeva, per chi commetteva reati di piccolo spaccio di cannabis, la revoca del permesso di soggiorno.
Ma non basta: tra le altre norme che vorrebbero abrogare c’è anche quella della sospensione della patente: insomma, per loro è giusto non sospendere la possibilità di guidare a chi fa uso di cannabis, mentre lo sarebbe solo per chi fa uso di alcool”, afferma Riccardo De Corato, Membro della Direzione Nazionale di Fratelli d’Italia in merito al testo base sulla cannabis adottato dalla Commissione Giustizia della Camera oggi.
Afferma Massimo Girtanner, già presidente di Municipio 6, candidato al Consiglio Comunale di Milano: “Nella nostra città la cannabis si trova ovunque ma questo non può certo portare ad una sua legalizzazione. Posso dirlo con molta tranquillità: alla sinistra fa gioco avere una gioventù di storditi dipendenti dalla cannabis, lo sono stati loro negli anni ‘70 e vogliono che lo siano anche i loro figli”.
