MILANO, VIGILE UCCISO, DE CORATO: “PENTIMENTO A SCOPPIO RITARDATO DELL’ASSASSINO DELL’AGENTE SAVARIN
MILANO, VIGILE UCCISO, DE CORATO: “PENTIMENTO A SCOPPIO RITARDATO DELL’ASSASSINO DELL’AGENTE SAVARINO. UNA PERSONA CHE SI PENTE E VUOLE LAVORARE NON TORNA A RUBARE APPENA ESCE DI GALERA!”
Milano (04 febbraio 2021)- “Pentimento a scoppio ritardato di Remi Nikolic, il serbo che nel 2012 a 17 anni era alla guida del suv col quale fuggendo, insieme al complice più grande Milos Stizanin, investì ed uccise l’agente di Polizia Locale Nicolò Savarino in via Varè a Milano”.
Afferma così l’ex vice Sindaco di Milano ed assessore regionale alla Polizia Locale, Sicurezza ed Immigrazione, Riccardo De Corato, in merito alle dichiarazioni di Nikolic a Telelombardia, riprese dall’agenzia di stampa Ansa e da Milanotoday, con le quali afferma di voler lavorare e definisce i furti compiuti appena uscito di galera meno di un anno fa “una scivolata, un brutto momento”.
“Una persona che vuole davvero lavorare e dimostrare di essere cambiata non riprende a rubare appena esce di prigione, proprio come invece ha fatto lui! Adesso, per quanto riguarda il lavoro, parla di “porte chiuse”, ma cosa pensa? Di essere l’unico uscito di galera che ha problemi a trovare un impiego? Ha ottenuto una condanna di 9 anni e 8 mesi, che è poi stata ridotta a 5 anni e mezzo, per l’assassinio. Pochi giorni dopo essere stato scarcerato a febbraio 2020 ha ripreso a rubare, dimostrando nuovamente, a distanza di otto anni nei quali evidentemente non è cambiato, la sua indole criminale. Riarrestato ha avuto la faccia tosta di chiedere, e purtroppo anche ottenere, il patteggiamento a tre anni per i furti. E dopo questa infinita serie di “schiaffi in faccia” alla famiglia di Savarino, lui è tornato a chiedere scusa. Che coraggio! Per quel che mi riguarda- conclude De Corato- questo soggetto, che nel frattempo ha anche avuto modo di costruirsi una famiglia, avrebbe dovuto scontare una pena maggiore per l’omicidio dell’agente e interamente la pena per i furti, chiari segnali, questi ultimi, della sua non voglia di cambiare rotta verso la strada della legalità!”
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