REGIONE, REDDITO DI CITTADINANZA, DE CORATO: “LOMBARDIA COLPITA ANCORA UNA VOLTA IN POCHE SETTIMANE
REGIONE, REDDITO DI CITTADINANZA, DE CORATO: “LOMBARDIA COLPITA ANCORA UNA VOLTA IN POCHE SETTIMANE DA ENNESIMA BANDA DI ROMENI TRUFFATORI, ORA BASTA! NECESSARIO ABOLIRE ‘DROGA DI STATO’ QUAL E’ IL SUSSIDIO”
Milano (11 novembre 2021)- “Ancora una banda di romeni finisce in manette con l’accusa di aver prodotto "indebite istanze per una truffa di oltre 20 milioni di euro". Ringrazio la Guardia di Finanza per questa operazione.
La Lombardia è stata colpita ancora una volta, in poche settimane, dall’ennesimo gruppo criminale di romeni truffatori. Questo si aggiunge ad altri episodi simili avvenuti sempre nella nostra regione: a Varese lo scorso 4 novembre i carabinieri hanno denunciato 30 persone di nazionalità rumena che riscuotevano il reddito di cittadinanza senza averne il diritto e con documenti falsificati. Alcuni di loro, presso il locale ufficio postale, ritiravano addirittura il sussidio su delega di altri 12 connazionali risultati poi risiedere fittiziamente sul territorio nazionale. Ad ottobre a Milano, la Polizia Postale ha smascherato una banda di criminali rom che, truffando lo Stato sempre con documentazione falsa, incassava il reddito di cittadinanza. Anche in quel caso non mancavano i rom residenti all’estero che venivano appositamente a Milano per riempirsi le tasche. E a Mantova sono stati denunciati 234 furbetti del reddito di cittadinanza, la maggior parte dei quali sempre straniera.
Tutto questo è vergognoso! È evidente che manchino i dovuti controlli: cosa si aspetta ancora ad abolire questa misura utile solo a sovvenzionare associazioni a delinquere e truffatori? Misura che, concordo con la definizione data dal presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è ‘metadone di Stato’, non la soluzione alla povertà”, afferma Riccardo De Corato, assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale in merito all’operazione della Guardia di Finanza che ha smantellato un’altra banda di criminali romeni, con 16 arresti e migliaia di indagati, tra le province di Cremona, Lodi, Brescia, Pavia, Milano, Andria, Barletta e Agrigento.
